C’è chi rinuncia a bistecche e fritti misti per motivi pratici di salute e chi è mosso da riflessioni sul rispetto degli animali e dell’ambiente. In ogni caso, il popolo verde è sempre più numeroso.
Ci sono molti motivi per decidere di seguire una dieta vegetariana, evitare sofferenze e atrocità agli animali, tutelare l’eco sostenibilità del pianeta e difendere la propria salute anche attraverso un cambiamento radicale nell’alimentazione. Insalate, macedoni e centrifugati diventano così vere e proprie prelibatezze per chi ama nutrirsi di frutta e verdura evitando, per scelta o per gusto, carne e derivati. Tra vegetariani e vegani, poi, il numero di persone che decidono di cambiare stile alimentare è in continuo aumento.
Il termine italiano vegetariano deriva dalla traduzione dell’inglese “vegetarian”, a sua volta derivato da “vegetable”, ossia vegetale. Il vegetarismo è una forma di alimentazione che prevede di seguire diete a base vegetale: frutta, verdura, cereali e legumi, con o senza l’inclusione di latticini o uova. Se esclude, dunque, il consumo di ogni tipo di carne: da quella rolla al pollame, fino al pesce e ai crostacei. Esistono diverse filosofie di comportamento vegetariano, che si traducono in abitudini alimentari diverse. Recenti stime parlano di oltre 6 milioni di vegetariani e di circa 600 mila vegani in Italia, fra i primi in Europa per numero di persone che applicano questi principi di vita.
Vegetariani classici: eliminano dall’alimentazione ogni tipo di carne animale, la continuano a mangiare dei sottoprodotti come il latte, le uova, il formaggio o il miele.
Vegani: seguono una dieta e uno stile di vita che esclude l’uso di prodotti di origine animale, sia come cibo e sia per qualsiasi altro scopo.
Crudisti: pongono come condizione necessaria l’assunzione di cibi crudi, soprattutto per motivi salutistici. Lo scopo è quello di evitarne, con la cottura, l’impoverimento da componenti come vitamine e sali minerali.
Fruttariani: si nutrono solo di frutta fresca, biologica e matura.
Molte persone hanno pensato, almeno una volta di cambiare il proprio regime alimentare a favore di una dieta vegetariana. Nel concreto, però, si tratta di una scelta che va ponderata e abbracciata con consapevolezza e convinzione. È fondamentale ricercare la propria motivazione personale, che deve essere forte e radicata.
Di certo non è difficile diventare vegetariani, ma farlo solo perchè si ha voglia di provare potrebbe esporre al rischio di non reggere nel tempo al cambiamento. Ogni mutamento nel proprio stile di vita, infatti, richiede un minimo di convinzione seria. Un buon consiglio da mettere in pratica prima di iniziare a osservare una dieta vegetariana è quello di informarsi il più possibile.
La decisione di diventare vegetariano andrebbe condivisa con le persone che si hanno vicino, dalla famiglia agli amici. Alcuni potrebbero avere difficoltà ad accettarla, ma spiegare agli altri la propria reale motivazione può aiutare le persone a comprenderla. L’importante è non mostrasi mai superiori o arroganti né, tanto meno, vergognosi. Seguire una dieta vegetariana, infatti, deve sempre essere una libera scelta individuale, mai il frutto di una forzatura.
Alcuni optano per una scelta drastica e radicale, interrompendo di netto o il consumo di carne. Questo percorso richiede una notevole determinazione e una tenace forza di volontà. Altri, invece, preferiscono operare una scelta graduale, che porta all’eliminazione in maniera progressiva e dilazionata nel tempo. Scegliere il proprio percorso individuale, dunque, è fondamentale per ottenere il risultato che meglio si adatta alle proprie inclinazioni personali.