Autotest per scoprire a cosa sei intollerante, i test da fare

di Redazione 1

Parti dal sintomo più ricorrente e avrai prima una diagnosi, poi vedremo i test clinici da fare per approfondire l’eventuale intolleranza, valuta bene di solito come ti senti.

Sei spesso stanca. Eppure la sera non ti addormenti facilmente, ma non riesci a riposarti come vorresti. Tra gli altri disturbi che ti colpiscono più di frequente ci sono diarrea, stitichezza e una fastidiosa dermatite. Hai spesso il catarro e fai fatica a liberartene. Anche il tuo aspetto tradisce un’intolleranza: hai un po’ di pancetta e la pelle molto chiara. Potresti essere intollerante ai latticini.

Hai la sensazione di vivere in uno stato di sbronza perenne, perchè spesso fai fatica a mantenere la lucidità. Le tue difese immunitarie funzionano così così, tanto che soffri di vaginiti e candidosi. Potresti essere intollerante ai cibi fermentati.

È la tua testa a torturarti, perchè devi sopportare una dermatite seborroica che non passa (la pelle del cuoio capelluto e delle sopracciglia si squama producendo dei “fiocchi bianchi). Oppure soffri regolarmente di cefalea, o hai l’intestino ipersensibile e diaree ricorrenti. Potresti essere intollerante al glutine.

Porti ben visibile la tua intolleranza sulla pelle: hai spesso la cute molto secca, e si formano delle bollicine sulle dita (tutti i segnali di una dermatite). Probabilmente soffri anche di mal di testa o di reflusso gastroesofageo (acidità di stomaco). Potresti essere intollerante al Nichel.

Per confermare la diagnosi di intolleranza o se pensi di essere ipersensibile a più di un gruppo di alimenti, ti conviene fare una visita dal dietologo o allergologo. Potrà prescriverti uno dei 4 esami più efficaci per scoprire le intolleranze. Se dovesse avere il sospetto che non sei intollerante ma allergica, te ne prescriverà altri come il Prick test.

Breath test: serve per diagnosticare l’intolleranza al lattosio. Ti porterà via tre ore del tuo tempo, ma senza farti soffrire: infatti, si tratta di soffiare in un palloncino ogni mezz’ora, e di bere dell’acqua in cui sono stati sciolti 20 g di lattosio. Delle speciali misurazioni evidenziano l’intolleranza.

Analisi del sangue: per riconoscere l’intolleranza al glutine, tramite un prelievo di sangue vengono dosati gli anticorpi anti-gliadina, anti-endomisio e anti-transglutaminasi.

Recoller Program: prevede un prelievo di poche gocce di sangue dal polpastrello, che puoi fare nelle farmacie convenzionate (le trovi su www.eurosalus.com). Vengono dosati i tuoi livelli di immunoglobuline G, che poi sono letti da un esperto. Così scopri innanzitutto se soffri davvero di intolleranze e a quali gruppi alimentari reagisce il tuo corpo.

Test kinesiologici: un’alternativa al prelievo del sangue. Il medico mette in contatto le mucose orali con diverse (che non devi inghiottire) mentre tu compi dei semplici movimenti. Un computer registra la forza dei tuoi muscoli e segnala quando diminuisce: la variazione della contrazione muscolare in presenza di alcune sostanze segnala l’esistenza di un’ipersensibilità alimentare.

Commenti (1)

  1. Buongiorno, in riferimento alle intolleranze alimentari, volevo chiedervi se sono affidabili i test sul capello. Su questo sito di una azienda svizzera http://biobrisk.com/, c’è scritto che grazie al loro test, con un unico esame si ottengono informazioni su oltre 300 alimenti, 160 prodotti di sintesi, minerali, ecc…Non ho particolari patologie, ma così per scrupolo vorrei provare a farlo per il mio bimbo di 6 anni.

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