La follicolite è un disturbo molto comune, che può riguardare le zone coperte di peluria o il cuoio capelluto, e che colpisce maggiormente gli uomini (della pubertà fino ai 50 anni). Se si presenta una volta ogni tanto con la comparsa di uno o due foruncoli nella zona interessata, non crea particolari problemi. Quando invece i brufoli sono numerosi e compaiono più spesso, è bene indagare il fenomeno. La follicolite è l’infiammazione di uno o più follicoli piliferi di una parte del corpo o del cuoio capelluto dove, di norma, vivono diversi tipi di batteri senza creare alcun problema.
A volte, però, possono subentrare alcune condizioni particolari che scatenano la proliferazione anomala di un determinato germe che infetta il follicolo provocando, di conseguenza, la formazione di un foruncolo. La forma più classica e più diffusa di follicolite è quella provocata dallo stafilococco aureo, un battterio (generalmente innocuo) che a volte, però, può diventare particolarmente aggressivo e scatenare un’infezione, anche molto fastidiosa.
Una riduzione delle difese naturali dell’organismo può favorire la manifestazione di follicolite, ma ci sono altre situazioni che posso predisporre a questo disturbo. Ad esempio i cambiamenti ormonali che compaiono nell’età dello sviluppo, un aumento della quantità del sebo, l’uso prolungato di un certo tipo di farmaci, l’utilizzo di cortisone per tempi molto lunghi, che abbassa le difese naturali. La prima regola da seguire è quella di non stuzzicare i foruncoli, per non peggiorare la situazione, poi rivolgersi ad un dermatologo.
A volte, potrebbe essere sufficiente dare un’occhiata al cuoio capelluto per diagnosticare la follicolite e prescrivere la cura adatta, che consiste, di solito, un trattamento molto semplice: una settimana di lavaggio con uno shampoo antisettico, oppure l’uso di un disinfettante locale dovrebbe essere sufficiente a eliminare un’infiammazione poco estesa. Comunque, la follicolite superficiale guarisce del tutto senza lasciare cicatrici.
Soltanto nei casi più seri di follicolite il dermatologo decide di sottoporre la persona a esami colturali, come un tampone della pustola. Si tratta di un test che consiste nel prelevare, mediante un batuffolo di garza o di cotone sterile, una piccola quantità di secrezione proveniente dal foruncolo, che poi viene esaminata in laboratorio. In questo modo, è possibile sapere qual è il microrganismo incriminato e prescrivere la cura più efficace. Normalmente, è sufficiente una pomata antibiotica da utilizzare 2-3 volte al giorno, ma in caso di necessità l’antibiotico può essere preso per bocca, di solito per una settimana.