Starnuti, sensazione di naso chiuso, il raffreddore sarà innocuo, ma è fastidioso. E c’è anche chi ne soffre in modo cronico. Sono le persone soggette alla naresma, una forma di rinite cronica, non legata a cause infettive o allergice, ma piuttosto a un’infiammazione sempre presente. La naresma è stata idenditificata da un gruppo di ricercatori italiani, coordinati dal professor Matteo Gelardi, responsabile dell’Unità operativa di rinologia della Clinica otorinolaringoatrica dell’università Policlinico di Bari.
Il nome della malattia, naresma, non è altro che un acronimo inglese che deriva da “non allergie rhinitis with eosinophils and mastcell, ossia rinite non allergica con coinvolgimento di eosinofili e mastocellule. Si tratta di un disturbo non preoccupante, ma che può essere causa di disagio per la persona. Con il tempo, può anche predisporre a forme di asma e alla comparsa di rinosinusiti croniche, fino alla poliposi nasale.
La naresma ha manifestazioni diverse rispetto a quelle del raffreddore comune. La caratteristica più tipica è che compare una serie di starnuti non appena ci si alza al mattino. Gli starnuti vengono scatenati dal minimo cambio di temperatura. Inoltre, la naresma provoca un flusso di muco nasale intenso, superiore a quello di un normale raffreddore. Di notte, è impossibile respirare con il naso, che è sempre ostruito. Questo, a sua volta, provoca due altri inconvenienti: il russamento e le apnee notturne.
Per identificare la naresma è essenziale sottoporsi al test citologico, che consiste nel prelevare, con un tampone o speciali spatoline, poche cellule di mucosa nasale. Il test citologico è indolore e può essere eseguito anche sui bambini. Il muco viene poi studiato al microscopio e se vengono individuati sulla superficie della mucosa eosinofili e mastocellule, è segno che la persona è probabilmente soggetta a naresma, perchè queste cellule sono assenti nelle persone sane.
Poichè la naresma è un disturbo cronico, necessita di controlli periodici ambulatoriali e cure che si basano sui sintomi. Un controllo ogni tre mesi è consigliato nei casi più seri, mentre per le forme più lievi è sufficiente un controllo annuale. Le medicine per tenere sotto controllo il raffreddore cronico sono il cortisone, meglio se in preparati da spruzzare nelle narici e gli antistaminici, che si prendono per bocca.
Questi farmaci bloccano la reazione infiammatoria alla base del problema e permettono di condurre una vita anormale. Una vaporizzazione per narice, una o due volte al giorno per 20 giorni al mese, è sufficiente a tenere sotto controllo i sintomi della naresma. Anche il contemporaneo utilizzo di antistaminici che non provocano sonnolenza, migliora le qualità di vita.