Anoressia e bulimia, la rivista Topgirl chiede la chiusura dei siti che aiutano a diffondere i disturbi alimentari

di Redazione 1

Nella settimana delle grandi sfilate di moda milanesi, balza di nuovo all’ attenzione di tutto il mondo il problema dei disturbi alimentari: anoressia e bulimia sono attualmente al centro di una campagna promossa da modelle e donne di spettacolo, oltre che di una richiesta di legge portata avanti dal direttore del settimanale per adolescenti Topgirl.
Secondo il magazine, il pericolo di anoressia e bulimia arriverebbe in gran parte anche dal web: mentre in Spagna ed in Francia i siti che mettono a rischio la salute delle ragazze con consigli pro-anoressia e pro-bulimia sono vietati, in Italia la rete pullula di blog di ragazze anoressiche e bulimiche che istigano le coetanee a diventare come loro.
Se il mondo della moda ha già iniziato a fare qualcosa dal 2006 – spiega Annalisa Monfreda, direttore di Topgirlviene completamente ignorato il problema dell’esistenza di siti internet che, in modo subdolo e coinvolgente, attirano le ragazze nel gorgo della malattia. Nella rete si trovano veri e propri decaloghi per ingerire meno cibo, espellerlo più facilmente e non farsi scoprire dai familiari.”
Topgirl ha quindi lanciato un appello alle autorità italiane per invitare ad oscurare i siti e i blog che istigano all’ anoressia e alla bulimia. Sebbene la Camera Nazionale della Moda Italiana abbia proposto già 3 anni fa un regolamento internazionale per la tutela della salute delle modelle, l’ ammontare delle proposte di stili di vita che appaiono più seducenti alle ragazzine nei blog italiani risultano circa 260 (da un’ analisi dell’ Eurispes): dal 2006 sono aumentati del 470%. Biografici e firmati di ragazze dell’ età media di 17 anni, questi blog rischiano di diffondere ancor di più l’ incremento dei disturbi alimentari.

NUDE CONTRO L’ ANORESSIA
Nel frattempo, arriva la notizia che Alessia Piovan, che abbiamo recentemente visto in tv al fianco di Paolo Bonolis al Festival di Sanremo, posa nuda contro l’ anoressia. La modella e attrice è infatti una delle otto modelle ritratte in un nudo elegante per uno spot che fa parte della campagna di comunicazione e sensibilizzazione supportata da Lancia.

La casa automobilistica, grazie ad una collaborazione con l’ Assessorato alla Salute del Comune di Milano, ha infatti appoggiato l’ Assem con il progetto Visto Moda/Albo delle Modelle, per promuovere le modelle e le sfilate attraverso un modello positivo di bellezza e professionalità, ma soprrattutto… di salute. Il Visto Moda è una card rilasciata alle modelle e – in generale – a tutti gli operatori del settore, che attesta l’ iscrizione all’ Albo come professionisti. Si tratta del primo Codice Etico e di autoregolamentazione nel mondo della moda da un punto di vista della professionalita’, della salute e della fiscalità.

LA CAMPAGNA ANTI-ANORESSIANEI CINEMA E NELLA METRO
Fino a metà marzo, dunque, a Milano sarà possibile vedere la campagna di comunicazione contro l’ anoressia sul circuito Cinema Opus, sulle tv locali, in metropolitana e su moltissimi cartelli pubblicitari affissi un po’ ovunque in città. Nel filmato, una serie di scatti in bianco e nero si alternano velocemente sulle note della musica di Flavio Ibba, alternando le foto delle modelle nude a quelle in cui indossano jeans e maglietta bianca. Lo spot si conclude con un’ immagine delle otto modelle ritratte in un nudo elegante. Il motto è “100% Natural, 100% Fashion, 100% Salute” e vuole sottolineare che la vera bellezza nasce dalla salute e dalla naturalezza.
Insomma, la bellezza va a braccetto con la salute: non serve entrare in un vestito per essere amate ed ammirate.

Commenti (1)

  1. Ciao, sono Mirella è ho 15 anni. E’ vero che tutti a parole condannano l’anoressia, ma poi? Non solo le modelle sono degli scheletri che camminano, ma anche i vestiti nei negozi sono tutti in versione barbie… io sono alta 1,70 e faccio sport. Penso di essere “normale”, peso 65kg e ho un fisico sportivo… eppure non trovo quasi mai i vestiti che mi piacciono della mia taglia (ho una 46). Non sono di certo grassa, ma una allora cosa deve fare?
    Perché continuano a fare vestiti per anoressiche?

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