Gli italiani allergici sono sempre di più: secondo gli esperti, uno su 5 soffre di disturbi allergici. E se da un lato il persistere del freddo invernale ritarda le tipiche allergie che giungono con l’ inizio della bella stagione, arriva l’ allarme dei frutti incrociati, ovvero quei frutti creati appositamente dall’ uomo tramite incroci per allargare le frontiere del gusto e creare nuovi sapori. Quali sono? I più diffusi sulle tavole italiane sono i mandaranci e le pesche noci, ma anche i mapo. Starnuti, occhi rossi e riniti sono passate del 5% al 20% nell’ arco di dieci anni, ma non si tratta di un fenomeno solo italiano. Nell’ arco di un decennio le persone sensibili sono aumentate del 15%. Ma non è solo colpa dei “frutti chimera”: sotto accusa vi sono anche la benzina verde e la fuga dalla vita di campagna.
NON SOLO ALLERGIE ALIMENTARI: NASCONO NUOVE ALLERGIE AI POLLINI
Come accade è presto detto: le nuove generazioni di prodotti che non esistono in natura, ma create attraverso incroci di specie diverse producono nuovi pollini che circolano nell’ aria: allergeni con composizioni inedite. Si tratta quindi di sostanze che il nostro organismo non è in grado di riconoscere e che scatenano reazioni allergiche.
In origine si trattava solo di pesche noci e mandaranci, ma oggi il mercato è invaso da fusioni fra pesche e albicocche, mandarini e pompelmi, pesche e prugne, prugne e ciliegie.
ALLERGIA E INQUINAMENTO
L’ inquinamento, additato come primo responsabile delle reazioni allergiche, incide sicuramente sul fenomeno facilitando l’ insorgere di crisi allergiche. Un italiano su cinque vive infatti con il naso chiuso proprio perché lo smog “crea delle erosioni a livello delle mucose nasali e, di conseguenza, l’ allergene entra in contatto diretto con le terminazioni nervose“, scatenando una scarica di istamina.
Ma un altro indubbio responsabile delle reazioni allergiche è la benzina verde, insieme ai nuovi prodotti della combustione.
Allergie ai pollini e allergie alimentari: attenzione a pesche noci, mandaranci e mapo
di 5 Marzo 2009Commenta