Nell’ipnositerapia il sogggetto è portato in uno stato di “trance” che lo rende insolitamente aperto alla suggestione e capace di accedere ai poteri creativi del cervello molto di più che in uno stato di normale coscienza. Usata in modo appropriato, l’ipsoniterapia può essere un aiuto importante per eliminare lo stress ed un sistema utile per attenuare il dolore, per smettere di fumare.
Consultare un terapista qualificato
Vi può essere capitato di vedere intrattenitori a teatro, o in televisione, che usano l’ipnosi per far divertire il pubblico alle spalle di alcuni malcapitati, coinvolti occasionalmente per consentire la realizzazione dell’esperimento. Ma un ipnositerapista serio non tenterebbe mai simili procedure, soprattutto perchè sosterrebbe che è impossile forzare una persona a fare qualcosa che non desideri. Se avete intenzione di provare l’ipnositerapia rivolgetevi a un professioinista, di cui sia possibile controllare la serietà e la peparazione, perchè l’ipnosi è una cosa seria.
Che cosa implica l’ipnositerapia
Impossibile prevedere quello che succederà al vostro primo incontro con un ipnositerapista, ma solo dopo aver discusso i motivi della vostra visita e che cosa sperate di ottenere, saprete come intenderà procedere e cosa succederà. Come molte altre forme di terapie mentali, l’esito dipende molto sia dal paziente, sia dal terapista che potrebbe desiderare di farvi affrontare vari aspetti del problema piuttosto che attaccare semplicemente e direttamente la malattia.
Seduti su una sedia, o sdraiati su un divano, il terapista vi porterà in quello stato alterato della coscienza noto come “trance”: probabilmente usando la sua voce, oppure chiedendovi di concentrare lo sguardo su un particolare punto o oggetto.
Una volta entrati in “trance”, il terapista esplora in che modo usare i vostri poteri mentali per lenire i vostri sintomi o permettervi di affrontare più efficacemente il vostro problema.
Normalmente occorrono varie sedute per ottenere effetti benefici. Una volta riportata sotto controllo la vostra malattia, il terapista potrebbe anche insegnarvi come entrare da soli in uno stato moderato di “trance” per consolidare gli effetti ottenuti tra una seduta e l’altra.
Photo Credits | Alessia Rizzello su Flickr