Viaggiare in moto: paesaggio a 360 gradi, il vento sulla pelle e la sensazione di volare. Ma quando si scende? Poco importa se ci si sente un po’ incriccati: a volte, però, affrontare un lungo viaggio su due ruote può portare a seri fastidi che se sottovalutati possono impedire di proseguire il viaggio. Per i viaggiatori su due ruote i fastidi più frequenti sono mal di schiena, colpi d’ aria e disidratazione. Ecco allora alcuni consigli per il vestiario (tessuti che respirano sotto il sole), la schiena (con esercizi nelle aree di sosta) e per non sentire l’ aria che tira.
RISCHIO SOLE
Il caldo e la piacevole sensazione di essere accarezzati dal vento sono una pericolosa tentazione per il motociclista, specialmente per quello meno esperto: affrontare il viaggio indossando una maglietta di cotone e i jeans può infatti non essere prudente: la scelta di un abbigliamento sbagliato è spesso la causa di malesseri, assai più frequenti di quanto si pensi. Primo fra tutti la disidratazione.
IL SUDORE
L’ organismo, nello svolgere tutte le sue funzioni vitali, produce calore. Si tratta di un ciclo continuo che, se stimolato, diventa più rapido. Sotto il sole, il caldo contribuisce a surriscaldare il corpo che, automaticamente, produce una maggiore quantità di sudore. Nello stesso tempo però, l’ aria abbondante che colpisce il motociclista favorisce l’ evaporazione del sudore. La sensazione apparente è quella di stare freschi, di non sudare. In realtà la traspirazione è continua e il corpo si disidrata.
LA PRESSIONE
L’ organismo per far fronte al surriscaldamento attinge anche alle fonti di liquido presenti nel sangue: il sangue diventa più denso e la pressione si abbassa. Nella maggior parte dei casi, questo deficit di liquidi si manifesta con capogiri, sensazione di stanchezza e spossatezza. Il respiro si fa lento e profondo, i riflessi diventano meno pronti, si comincia ad accusare una certa sonnolenza con una tipica sensazione di palpebre pesanti.
L’ ABBIGLIAMENTO
La prima cosa da fare quando ci si prepara per un viaggio in moto è occuparsi dell’ abbigliamento. I motociclisti più esperti circolano con tute di pelle e gli stivali anche in pieno agosto. La pelle, pur favorendo la traspirazione, è in grado di bloccare le grandi quantità di aria che colpiscono il motociclista responsabili della disidratazione. In più, è senz’ altro utile in caso di caduta per attutire abrasioni e graffi dovuti all’impatto con l’ asfalto. Al contrario, tessuti come il cotone, il lino o la lana, risultano in queste circostanze poco utili, perchè lasciano passare facilmente l’ aria. Del tutto da evitare il viaggio a torso nudo.
FASCIA LOMBARE, FOULARD E STIVALETTI
Per il mal di schiena si puo’ ricorrere alla fascia lombare. Si tratta di un bustino elastico, irrobustito nella parte posteriore, che abbraccia schiena e addome. La sua funzione è quella di mantenere il busto in una posizione corretta, di facilitare il lavoro di sostegno dei muscoli e di mantenere contratti gli “addominali”. Per proteggere la zona cervicale non esistono fasce o collarini: è una parte che, per questioni di sicurezza, in caso di caduta, deve rimanere libera. Puo’, pero’, essere utile proteggere il collo con un foulard.
Per evitare fastidiosi e pericolosi crampi ai piedi e alle gambe è infine meglio affrontare il viaggio con calzature idonee, robuste, né strette, né troppo morbide.
ESERCIZIO IN AUTOGRILL
Particolarmente consigliati al passeggero che, sia per la sua posizione, sia per il fatto di non essere l’ autore delle manovre, subisce passivamente rispetto a chi è alla guida. Appena scesi dalla moto, attenzione a non fare movimenti bruschi: i muscoli contratti per lungo tempo potrebbero non sopportare sforzi eccessivi e subire il colpo della strega. E’ bene fare due passi e poi sedersi, possibilmente scegliendo un posto all’ ombra, allungando bene le gambe in avanti. Per la schiena è importante eseguire qualche movimento per sciogliere i muscoli contratti, altrettanto importante rilassare i muscoli delle braccia.
Per i muscoli del collo, girare la testa a destra e sinistra e piegandola dolcemente. Per rilassare le mani si può ricorrere alle classiche palline antistress. In piedi, con le gambe leggermente divaricate, spingete il bacino in avanti e indietro. E’ un esercizio che serve a stirare i muscoli paravertebrali. Accovacciarsi lentamente può essere utile per stirare i muscoli della schiena senza il rischio di assumere posizioni errate. Con le spalle al muro effettuate torsioni con il busto a destra e a sinistra, poggiando le mani alla parete. Serve a distendere i muscoli addominali, in particolare quelli obliqui. In alternativa si possono eseguire lente oscillazioni del busto a destra e sinistra con le gambe divaricate e le mani sui fianchi. Per i tricipidi, distendere un braccio ad altezza della spalla. Poi, con l’ altra mano, afferrare il braccio impugnandolo dall’e sterno ad altezza del gomito, portandolo contro il corpo. Mantenere questa posizione per qualche minuto e passare all’ altro braccio.
E allora… buon viaggio!
marino 13 Giugno 2009 il 10:39
vi ringrazio per (le dritte) essendo un biker da poco,avere dei consigli va sempre bene. Vi ho aggiunto ai preferiti…spero che mi diate altri suggerimenti..ciao
Ruggero Fanton 23 Gennaio 2011 il 06:25
Ruggero.
Vi ringrazio per le informazioni (utilissime), considero fondamentale informarsi per prevenire e limitare eventuali probblemi ciao a tutti.