La nuova frontiera per rassodare il viso, si chiama facial contouring “da pausa pranzo”, uno speciale manipolo tre in uno di Powershape, rapido ed efficace, che sfrutta l’azione sinergica di tre diverse metodologie per un ovale ridefinito: il sistema vacuum, la radiofrequenza bipolare (un must del rassodamento) e l’energia del laser infrarosso. Esercitando sulla epidermide una pessione negativa, la vacuumterapia la spira dolcemente per migliorarne la vascolarizzazione.
Contemporaneamente, si genera un flusso di radiofrequenza tra due rulli metallici che agiscono da poli, mentre la luce del laser infrarosso, generato da tre diodi, provoca surriscaldamento del derma profondo (da 5 a 10 mm di spessore) che attiva il metabolismo del collagene e dell’elastina. Tutto questo lo spiega la dottoressa Carmen Salvatore, specialista in medicina nucleare e medico estetico presso l’ospedale San Raffaele di Milano.
Come avviene la seduta: il medico stende sulla viso un fluido a base di olio di jojoba, che facilita lo scorrimento dei rulli motorizzati, il medico massaggia tutta la pelle del viso e collo con l’apposito manipolo. L’aspirazione cutanea, tramire vacuum, è così leggera che non viene nemmeno percepita. Mentre i due roller a radiofrequenza rassodano la pelle, la luce rossa del laser, che ha una lunghezza d’onda di 650 nanometri, innalza la temperatura del derma a 38°C, procurando una piacevola sensazione di calore. È un trattamento assolutamente indolore, che richiede solo trenta minuti di tempo, in pratica si può fare durante la pausa pranzo.
Risulati: grazie alla sinergie di 3 tecniche, ognuna delle quali ha un differente raggio d’aziente, la pelle appare rassodata fin dalla prima seduta. Tono, compattezza e una texture giovane ad alta definizione si conquistano in almeno sei dedute (al ritmo di due sedute alla settimana) che costano circa 200 euro l’una.
Quando è sconsigliato: è bene evitare Powershape durante la gravidanza e in presenza di infezioni sulla cute da trattare: herpes label, eczemi o chelodi. Controindicato anche per chi porta pacemaker e defibrillatori automatici.
Photo Credits: TheSkinClinic su Flickr