Torniamo a parlare di tumore al seno, una malattia che ricordiamo essere purtroppo molto diffusa e ricordiamo che la principale arma che abbiamo a disposizione, almeno fino ad oggi, è la prevenzione; questa malattia infatti se diagnosticata in maniera precoce può essere curata a patto però di seguire quanto consigliato dai medici. Purtroppo pare invece che una donna 45enne di Bari invece di seguire quanto le era stato consigliato da un medico un anno e mezzo fa che durante una visita notò un corpo estraneo preferì rivolgersi ad un’erborista e di non eseguire degli esami approfonditi.
La signora aveva conosciuto l’erborista qualche anno fa; all’epoca aveva dei problemi intestinali e la cura che seguì (erbe e alimentazione vegetariana) la fecero guarire; si convinse dell’efficacia delle cure alternative da tornare a consularla anche per risolvere dei problemi di tipo intestinale. Che come nel primo caso pare trovarono una soluzione positiva; per questo la donna si fidò sempre più della “medicina alternativa”.
L’erborista le diede alcuni rimedi naturali come erbe ed oli; sostanze che però non ebbero alcun effetto; verso la fine di novembre alla signora sono comparse delle macchie scure sul seno.
Solo a questo punto si è decisa a ricoverarsi in ospedale dove purtroppo è morta due settimane dopo; la causa del decesso secondo gli investigatori coordinati dal sostituto procuratore Giovanni Gagliotta, è da attribuire al tumore.
Sembra che oltre ai risultati dell’ecografia eseguita un anno e mezzo fa e alle cartelle cliniche relative al periodo in cui è stata ricoverata non ci sia altra documentazione medica relativa al cancro al seno che ha ucciso questa signora; bisogna capire se con una diversa cura iniziata subito dopo la scoperta della malattia la donna sarebbe riuscita a vivere.
Da chiarire anche il ruolo che l’erborista ha avuto nella vicenda; secondo il marito della signora sarebbe stata lei a dire alla moglie di non rivolgersi a personale medico. Tuttavia per gli investigatori non si tratta di una vicenda facile e per ricostruirla ci vorrà del tempo.
Via| bari.repubblica.it
Photo Credits Paul Holloway su Flickr
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elisabetta 3 Gennaio 2013 il 09:50
Prima cosa un’erborista non è sempre in grado di fare diagnosi di terapia alternativa, seconda cosa conosco un sacco di casi di persone morte a causa delle cure convenzionali, ma questi non vengono guarda caso messi in evidenza.
E’ ora di smetterla di accurare le terapie alternative. L’uomo è un organismo perfetto dotato di un sistema immunitario ed un sistema intrinseco di autoguarigione e le terapie naturali od energetiche sono quelle che più lo rispettano perchè favoriscono questo sistema e lo fortificano anzichè tagliarci a pezzi o ostacolare il sistema sopprimendo i sintomi. Certo quando si sceglie la via naturale bisogna comunque monitorare il processo ed intervenire chirurgicamente solo nel caso di estremo rischio.
Il problema alla base è che la medicina convenzionali dovrebbe lavorare con i terapeuti alternativi e non discriminarli perchè solo così si può aiutare a guarire.
Conosco una persona a cui è stato diagnosticato un tumore allo stomaco di 3 cm. Il medico di base giustamente segnala che può essere curato con l’aglio (scientificamente provato e dimostrato)..i medici convenzionali invece consigliano una chemio. Al termine del ciclo chemioterapico è pieno di metastasi…muore 2 mesi dopo.
A voi le riflessioni!