Il Prof. Antonino Di Pietro è decisamente contro il botulino, lo ha sempre dichiarato ed ha messo tutto nero su bianco in un coraggioso libro già disponibile in libreria, il titolo è Botulin Free (editore Sperling & Kupfer), e il dermatologo di fama internazionale vuole portare avanti la sua personale battaglia contro l’uso del botulino per motivi esclusivamente estetici. È molto chiaro nelle sue spiegazioni, chi lo conosce sa che il Professore è molto accurato nel seguire le sue pazienti e nello scoraggiare chi pensa che una iniezione antirughe possa risolvere il problema del passare inesorabile degli anni, schierato con chi non vuole buttarsi nel mondo sconfinato della bellezza a tutti i costi.
La causa principale delle rughe è la mimica facciale, l’espressione del viso, una contrazione e un rilassamento della pelle, con il passare del tempo segnano la pelle in modo evidente, i muscoli non riescono più a rilassarsi completamente ed ecco che le rughe fanno parte di noi. La punturina miracolosa, fa diventare la fronte liscia, il contorno delle labbra torna definito e noi donne abbiamo ritrovato il viso che avevamo da giovani e che tanto ci piaceva, peccato che, a furia di iniettare il botulino si perda la capacità anche di corrugare la fronte, facendoci perdere qualsiasi espressione, di compiacimento o di dissenso che sia.
Ricorrere alle iniezioni di botulino è ormai usanza dei vip, e non solo naturalmente, numerose dive sono ricorse al rimedio veloce e, a dire il vero, non troppo sicuro. L’elenco è lungo, da Cindy Crawford, Kim Cattrall e Sharon Stone, senza contare gli uomini che ne fanno uso da Mickey Rourke a Sylvester Stallone, solo per fare due esempi, due attori che si sono letteralmente rovinati. Che dire di Kylie Minogue, gonfia in viso per colpa del botulino, o di Megan Fox?
Ma ci sono anche star pentite, come Nicole Kidman che, a furia di ricorrere alla punturina, aveva perso completamente l’espressione del viso, alla base del suo lavoro di attrice. Tanto esagerata da non essere più tenuta in considerazione dai registi proprio per quella staticità del viso incapace di qualsiasi espressione.
Il Professor Antonino Di Pietro vuole smitizzare questa abitudine praticata da milioni di persone e spiega che questa tossina, ancora in gran parte misteriosa, può vagare nel nostro organismo con effetti non sempre prevedibili, talvolta devastanti. Con Botulin Free, con prove alla mano, svela gli ultimi drammatici casi accertati e rompendo con coraggio il silenzio sui rischi dell’utilizzo di quello che è a tutti gli effetti un veleno.
L’uso smodato nasconde colossali interessi economici, un vero e proprio business nato negli Stati Uniti e diffusosi a macchia d’olio anche in Europa e in Italia. Ma la terribile verità è che la tossina potrebbe agire anche a distanza, indebolendo i muscoli fino alla paralisi o provocando lancinanti cefalee. E importanti studi scientifici ormai lo dimostrano.
Antonino Di Pietro dalle pagine del suo libro propone un approccio alternativo e sicuro per stimolare le enormi potenzialità della pelle, nell’assoluto rispetto del nostro corpo. Insomma, ci insegna che è importante riuscire ad esprimere con il nostro viso quel che non vogliamo dire con le parole.
Facciamo un passo indietro, vi ricordate quando le nostre nonne avevano il viso rugoso, ed ogni ruga raccontava una storia della loro vita che trasmetteva a noi nipoti. È vero, i tempi sono cambiati, i nonni usano il computer, inviano sms dai loro cellulari, vanno in palestra e fanno l’happy hour, ma voi, cosa ne pensate, dite che vale davvero la pena di rischiare per quella rughetta in meno? Lasciateci un commento, per riuscire a capire se anche le italiane sono così patite del botulino, cosa ne dite?
Photo credit: sharkoman su Flickr
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