Perché il suo bebè sia sereno e felice la mamma dinamica e moderna farebbe meglio a mettersi il cuore in pace, e rinunciare al lavoro per almeno due anni. Non solo. In barba alle raccomandazioni di tanti pediatri, il frugoletto dovrebbe dormire nel lettone, o almeno nella stessa camera della madre, fino a 24 mesi. Le insolite raccomandazioni arrivano da Yehudi Gordon, del St John & St Elizabeth Hospital di North London, celebre ginecologo pioniere del parto in acqua in Gran Bretagna, che ha fatto nascere i bimbi di dive del calibro di Cate Blanchett, Jerry Hall ed Elle McPherson.
NIENTE STRESS AL BIMBO
Gordon dice di aver fatto tesoro della sua esperienza trentennale nel pianeta mamma-bambino, e dopo una così lunga osservazione non ha dubbi. “Stress, ansia, attacchi di panico e insonnia sono dovuti in larga parte alle insicurezze che ci segnano da bambini, quando siamo separati troppo presto dai nostri genitori“, spiega il ginecologo, illustrando la sua visione delle cose sul ‘Daily Mail’. “Alla nascita gli esseri umani sono i mammiferi meno sviluppati del pianeta, e ciò che accade quando il cervello inizia a svilupparsi ha un marcato impatto su di noi nell’ infanzia e nell’ età adulta“.
NIENTE SEPARAZIONI FORZATE
Certo non è una sorpresa che un bimbo amato, che si sente sicuro e accettato all’ interno di una famiglia unita, specie nei primi due anni di vita, sarà felice e in salute. Ma secondo Gordon è verissimo anche il contrario. Dunque una separazione forzata e troppo rapida dalla mamma comporterà problemi per il piccolo. Ecco perché, secondo l’ esperto, “per permettere ai bimbi di svilupparsi bene e alla coppia madre-figlio di essere davvero in sintonia, i due dovrebbero stare insieme il più a lungo possibile“. La mamma dovrebbe essere sempre presente, “dormire nello stesso letto con il neonato senza pericoli, o nella stessa stanza“, almeno “finché il bimbo non compie i due anni, se questo è quello che il bambino vuole“. Certo, per molte donne il fatto di lavorare è un’ esigenza anche economica. “Ma il problema è che se le mamme tornano in ufficio troppo presto, il piccolo viene lasciato al nido o a dormire da solo prima di essere pronto” a farlo.
NIENTE LAVORO PER DUE ANNI
“E questo – assicura – spesso causa ansia da separazione e stress nel bebè“. Insomma, l’ ideale sarebbe che le mamme rinunciassero al lavoro per i primi due anni di vita del piccolo. I bimbi non possono essere programmati o resi indipendenti troppo presto, secondo il ginecologo. E anche l’ idea di rigide routine da rispettare non piace allo specialista. “Ci sono piccoli che amano le regole, ma nella mia esperienza sono una minoranza. E questo perché le esigenze dei bimbi cambiano giorno per giorno, e settimana per settimana“, dice.
IL CORAGGIO DI SEGUIRE IL PROPRIO ISTINTO
Anche per abituare il piccolo – dopo il periodo raccomandato – a dormire da solo, o nella sua stanza, l’esperto invita i genitori a non farsi prendere dalla fretta e a usare un sistema graduale. “Ci sono bimbi che impiegano pochi giorni, altri due o tre mesi. Il grosso problema per le neomamme – riflette – è che amici e familiari dicono loro che sbagliano a comportarsi in un certo modo. Ci vuole molto coraggio per seguire il proprio istinto“. A partire dal momento del parto. “Il modo in cui siamo nati e siamo stati allevati ha un impatto su chi siamo. Il modo migliore per nascere – conclude il medico – è con luci soft, in una stanza calma e tranquilla, salutati da persone che ci amano“.