I metodi alternativi di respirazione artificiale si applicano:
– se l’ infortunato ha una mascella rotta o è gravemente ferito al volto
– se è costretto a faccia in giù
– se ha ingerito sostanze corrosive o veleni: in tal caso potrebbe essere molto pericoloso per voi praticare la respirazione bocca a bocca.
IL METODO HOLGER NIELSON
1. Liberate rapidamente la bocca da sangue, vomito o protesi dentarie: usate le dita in modo da ispezionare anche la gola. Voltate l’ infortunato a faccia in giù su una superficie rigida. Piegategli le braccia e fategli appoggiare la testa (girata da una parte) sulle mani. Inginocchiatevi in modo da avere un piede a contatto con un gomito dell’ infortunato: appoggiate le mani sulla sua schiena, appena sotto le scapole, con i pollici vicini.
2. Spostatevi in avanti senza piegare i gomiti finché le braccia non sono perpendicolari al suolo, ed esercitate una pressione decisa per due secondi (non con troppa forza): ciò provoca la fuoriuscita dell’ aria dai polmoni.
3. Allentate la pressione e fate scivolare le braccia quasi all’ altezza dei gomiti dell’ infortunato.
4. Piegatevi indietro ed imprimete alle braccia dell’ infortunato un movimento alternato, verso l’ alto e all’ indietro; ciò consente la dilatazione del torace e l’ immissione di aria nei polmoni.
QUANTO PROSEGUIRE?
Fatto questo la prima volta, ritornate alla posizione di partenza e ripetete la serie di operazioni a ritmo costante e senza pause: ogni serie dovrebbe durare cinque secondi. Non appena l’ infortunato respira normalmente, fategli assumere la posizione di sicurezza.
Dopo quattro serie di operazioni controllate il battito cardiaco. Se non lo sentite, voltate l’ infortunato in posizione supina su una superficie rigida (non un materasso), eseguite il massaggio cardiaco esterno e quindi applicate il metodo Silvester di respiraziona artificiale.