Sono più di sei milioni gli italiani che rischiano di sviluppare il diabete e, tra loro, solo uno su quattro ne è consapevole. Solo il 50 per cento degli italiani è a conoscenza del fatto che il diabete possa causare disturbi cardiovascolari, che rappresentano la principale causa di morte legata alla malattia, ed è responsabile di 75 mila infarti del miocardio e di 18 mila ictus ogni anno nel nostro paese. Il diabete è una malattia in forte crescita e riguarda oltre 3 milioni di persone, negli ultimi dieci anni il numero di persone colpite da questa malattia è quasi raddoppiato e questi dati ci fanno capire come la crescita nei prossimi anni sarà importante.
L’attività fisica e la dieta sono le prime armi che servono per battere sul tempo il diabete, è dimostrato come la pratica regolare di esercizio fisico migliori glicemia, pressione e riduca la mortalità, tanto è vero che il muoversi è sempre uno dei primi consigli di ogni medico. Un dato curioso è che, stando ad alcune indagini ufficiali, gli italiani ad alto rischio di diabete, pur pensando che la sedentarietà ne aumenti la probabilità, si muove molto poco, non più di 3 ore alla settimana.
L’attività fisica raccomandata ai pazienti sofferenti di diabete, è l’aerobica, dopo un pasto abbondante, si prova grande giovamento facendo, ad esempio, una corsettina o una camminata a passo sostenuto. Ad esempio, si può organizzare un allenamento leggero, e sempre sotto il controllo medico. Si potrebbe cominciare con 5-10 minuti di attività aerobica, per preparare cuore e polmoni ad un incremento di esercizio, seguito da altri 5-10 minuti di stretching molto dolce. Seguito da 5-10 minuti per riportare gradualmente la frequenza cardiaca ai livelli basali.
Possono creare problemi sport che richiedono sforzi brevi anche se intensi, ad esempio una corsa veloce, quelli che richiedono un grande sforzo o il sollevamento pesi. Sono, inoltre, sconsigliati sport che richiedono sobbalzi o bruschi movimenti con il capo, ad esempio pugilato o sport motoristici. Se lo sport è progressivo e dura parecchie ore, il diabetico può adattare il proprio metabolismo, ovviamente prendendo gli opportuni accorgimenti.
Photo credit: moonman82 su Flickr
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