Questa notte cambierà l’ora, alle 2 dovremo spostare in avanti le lancette del nostro orologio di un’ora per entrare nell’ora legale, come tradizione vuole dal 1996. La prima cosa che accade è il “furto” di un’ora di sonno, in compenso, ne guadagniamo una in più di luce. Il cambio di orario può essere paragonato ad un piccolo jet-lag, qualcosa di simile a quando cambiamo fuso orario, con dimensioni molto limitate.
Ma cosa succede al nostro organismo? C’è una reazione che può spaziare dall’insonnia, alla stanchezza ed irritabilità. Tutto accade perchè l’ora di luce in più ritarda la fase di addormentamento, legato alla melatonina che si produce proprio con la complicità del buio. Il consiglio è di mantenere le stesse abitudini dell’ora solare, alzarsi ed andare a letto alla stessa ora, per non interrompere la regolarità del ciclo sonno-veglia. È consigliabile non fare cene abbondanti e non eccedere nell’uso di alcolici ed, eventualmente, andare a dormire un’ora prima del solito orario.
Chi è abituato ad un ritmo regolare, ad esempio andare a dormire intorno alle 23 con risveglio intorno alle 7/8 del mattino, spostando le lancette di un’ora non dovrebbe risentirne eccessivamente tranne un po’ di sonnolenza. Non a caso il passaggio all’ora legale avviene nella notte fra sabato e domenica, per permettere alle persone di riadattarsi alla perdita dell’ora di sonno nel week-end.
La variazione dell’orario è minima, dunque, occorrono due, massimo tre giorni perchè il nostro organismo si adatti all’ora legale e torni tutto alla normalità, a meno di patologie o condizioni particolari. Val ben la pena di subire un piccolo cambio nell’organismo per l’adozione dell’ora legale se questo significa un risparmio energetico di parecchi milioni di kilowatt che, tradotto in termini economici, si aggira sui 93 milioni di euro.
Oltre al risparmio energetico, però, ci sono anche benefici di cui il nostro organismo gode con l’ora legale. Secondo uno studio britannico, godere di un’ora in più al giorno di luce, soprattutto in primavera ed estate, ci predispone al buonumore che viene a mancare in inverno, soprattutto per chi soffre di disturbi dell’umore. Secondo uno studio americano, pubblicato sulla rivista Environmental Health e basata su dati satellitari NASA, l’esposizione alla luce solare ci fa diventare più intelligenti.
Photo credit: pear52 su Flickr