Si calcola che ogni giorno respiriamo circa 23 mila volte. Tensioni emotive e stress bloccano il diaframma e impediscono di fare il pieno di ossigeno, il Rebirthing ti insegna a respirare meglio e a risolvere piccoli e grandi problemi come ansia, nervosismo e attacchi di panico. Rebirthing, significa rinascita, la tecnica di respirazione nasce da un’idea di Leonard Orr, che un giorno scoprì, mentre stava a mollo nella vasca da bagno e respirava profondamente, di rivivere sensazioni intense e particolari, che gli avevano fatto rivivere il momento della nascita.
Era poi entrato in contatto con grandi maestri yoga e aveva approfondito le sofisticate tecniche indiame del Pranayama, lo yoga del respiro. Ecco perchè il RRebirthing è considerato una forma occidentale di respirazione yoga.
Sdraiata a terra o su un lettino vieni invitata dallo psicoterapeuta, che in questo caso si chiama Rebirther, a portare la tua attenzione al respiro, e a fare inspirazioni ed espirazione profonde, spingendo l’aria nell’addome. In questo modo sblocchi il diaframma, il più importante muscolo della respirazione, e dai il via a un ritmo libero e costante.
Il Rebirthing prende il sopravvento con naturalezza, portandoti sulla sua onda a far emergere emozioni, sensazioni, ricordi. Certo, anche se è suggestiva l’idea di rivivere la propria nascita (e superarne così il trauma), di solito non succede. Mentre può accadere di sentire affiorare una risata o uno scoppio di pianto, sentimenti di rabbia o paura.
Ci vogliono una decina di sedute di Rebirthing di un’ora circa per ottenere i primi benefici, una a settimana, il costo è di circa 70 euro, le lezioni sono sia individuali che di gruppo, esistono anche lezioni tenute in acqua calda, di solito proposte dai centri termali, che hanno effetti ancora più forti e possono aiutarti a superare la paura del nuoto, ad esempio. Ma puoi anche imparare a controllare la respirazione da sola.
Quando ti capita un avvenimento spiacevole, da una litigata molto forte ad uno spavento, prenditi un minuto di calma, siediti, chiudi gli occhi e fai mente locale su un’immagine legata all’episodio che ti ha messa in agitazione. Immagina di collocare quell’immagine in una parte del corpo, per esempio sul petto. Posa le mani su quella parte. Poi fai otto-dieci respiri profondi, cercando di convogliare l’aria direttamente in quella zona. Resta nella posizione respirando in modo sempre lento ma pù superficiale e, lentamente, riprendi contatto con la realtà, ti sentirai meglio.
Photo credit: Raveesh Awasty su Flickr
Antonio 17 Agosto 2012 il 17:20
Lavoro con il respiro da circa venti anni. Condivido tutto, ma vorrei dire che il rebirher non è affatto uno psicoterapeuta, ma un operatore olistico. Lo psicoterapeuta che pratichi il rebirthing non ha nulla in più, in questo campo, del semplice rebirther. L’Ordine degli Psicologi nel suo statuto credo vieti anche ai suoi membri la pratica di tecniche non scientificamente probate.