I sintomi della sinusite sono un dolore acuto alle tempie, alla fronte, agli zigomi e nella zona intorno agli occhi, spesso accompagnato da febbre, naso tappato e profondo senso di malessere. Per dare scacco matto alla sinusite, la mossa vincente è batterla sul tempo. Appena comincia il senso di pesantezza e di indolenzimento alla faccia, agli occhi e alla fronte occorre farsi prescrivere dal medico un antibiotico a largo spettro da prendere per due settimane e pulire bene le cavità nasali con appositi spray all’acqua di mare, all’acqua termale o alla soluzione salina (due spruzzi più volte al giorno) che aiutano a drenare il muco all’esterno.
Indispensabile, per spegnere l’infiammazione provocata dalla sinusite, anche lo spray nasale al cortisone, uno spruzzo per narice, due volte al giorno in cui la molecola farmacologica, micronizzata, viene assorbita per via inalatoria (l’assorbimento del cortisone è simile, l’efficacia sovrapponibile).
Se dopo due settimane di terapia la situazione non migliora, e se le ricadute della sinusite sono all’ordine del giorno, è bene indagare l’origine dei disturbi con due esami diagnostici. La rimofibroscopia, e consiste nell’esplorare l’interno delle cavità nasali e l’apertura dei seni introducendo nelle narici delle sottilissime fibre ottiche (L’esame non è doloroso e non richiede anestesia). Se necessario, sarà l’ottorino a prescrivere anche una tac per esplorare al meglio l’interno del naso per vedere se ci sono dei polipi, da asportare chirurgicamente, e se il muco ristagna nel profondo di queste cavità osee.
In caso di focolai di infezione profonda della sinusite, si tenta prima con una terapia farmacologica: due o tre mesi di spray per il lavaggio nasale, associato a quello al cortisone, per sfiammare le mucose, l’antibiotico non serve a nulla nella fase cronica, è utile solo nella fase acuta.
Nei casi ancora più gravi, si più ricorrere ad un intervento miniinvasivo chiamato FESS (Functional Endoscopic Sinus Surgery), in anestesia generale, l’intervento non è doloroso, richiede un giorno di ricovero ed è risolutivo. Non prevede punti visibili all’esterno e libera definitivamente da una patologia che, se diventa cronica, peggiora la qualità della vita.
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