Interessante articolo quello contenuto all’interno del corriere.it che ripropone l’annosa quanto mai attuale questione relativa alla pericolosità dei raggi UVA e UVB. Se da un lato la luce solare stimola la produzione della melanina e può essere salutare se si soffre di psoriasi o dermatite atopica d’altro canto è bene ricordare che un abuso può causare danni anche molto gravi, dall’invecchiamento precoce della pelle all’insorgenza di tumori. Ecco perchè dovremmo riuscire a trovare il giusto equilibrio.
Enzo Berardesca, direttore del Dipartimento di dermatologia clinica dell’Istituto dermatologico San Gallicano di Roma spiega
Il rischio è legato alle radiazioni solari UVB (Ultravioletti B) e UVA (Ultravioletti A). Gli UVB hanno una forte carica energetica ed effetti soprattutto sugli strati più superficiali della pelle (epidermide). Sono i principali responsabili della reazione immediata provocata dal sole sulla cute, che può dare origine a una scottatura o, in termini tecnici, un eritema solare, che nei casi più seri si trasforma in una vera e propria ustione . Gli UVB, stimolando la produzione di melanina, sono anche quelli che provocano una colorazione progressiva, responsabile dell’abbronzatura, che serve a proteggere la cute
Prosegue poi dicendo che un’eccessiva esposizione ai raggi UVB può favorire la comparsa di lesioni precancerose come cheratosi attiniche e i tumori; i raggi UVA invece causano l’invecchiamento della pelle e i tumori cutanei, come il melanoma. Bisogna usare una crema protettiva che sia adatta al nostro fototipo, che abbia una doppia protezione (sia contro gli UVA che gli UVB) e riapplicarla ogni 2-3 ore.
Quindi abbronzarsi sì ma sempre usando il buon senso.
Via| corriere.it
Photo Credits| …love Maegan su Flickr