Per fortuna non è molto frequente ma, la depressione post partum colpisce molte neo mamme, anche a distanza di tempo. Un aiuto potrebbe arrivare da un’applicazione smartphone Rebecca App, realizzata dall’associazione Strade Onlus. Purtroppo, questo disturbo dell’umore non sempre viene riconosciuto subito, spesso è la mamma stessa che non riesce a capire cosa stia accadendo nella sua psiche e perchè, in quel bambino tanto atteso, veda solo un nemico.
L’App smartphone promette di aiutare le mamme nelle varie fasi della depressione post partum. Una strategia alternativa allo psichiatra, che, utilizzando nuove tecnologie, potrebbe offrire sia una prevenzione che un sostegno alle donne prima e dopo il parto.
Diventare mamma significa dover cominciare un nuovo stile di vita ed affrontare nuove responsabilità per quella creatura che è totalmente dipendente. A volte la psiche, pur desiderandolo fortemente, non riesce a confrontarsi con il grosso carico di emozioni. Ecco che interviene la depressione post partum che, a volte, assume risvolti drammatici, dal suicidio all’infanticidio. Le cronache ce lo riportano troppo frequentemente.
La Rebecca App, è un pacchetto di applicazioni per smartphone legate a tre tipi di depressione: durante la gravidanza, nelle due settimane successive al parto e nel primo anno post partum. Il Prof. Antonio Picano, dirigente del reparto di Psichiatria dell’Ospedale San Camillo Forlanini di Roma e presidente di Strade Onlus, spiega come si è arrivati alla decisione di creare questa applicazione:
Le mamme depresse si sentono incapaci di accudire il proprio figlio e talvolta sono tormentate da angoscianti pensieri inconfessabili anche al marito. L’interfaccia tecnologica permette di garantire la riservatezza, in quanto la donna può eseguire il test quando lo ritiene opportuno, e al tempo stesso può attivare la comunicazione con il suo sistema di riferimento: la mamma, le sorelle, le amiche, le colleghe. È molto importante il ruolo di questa tribù, una vera e propria rete di sostegno al femminile che è in grado di supportare la neo mamma nel momento di bisogno, in quanto depositaria della cultura della maternità.
Il meccanismo di Rebecca App è semplice, si tratta di test la cui efficacia è garantita, sarà sufficiente ripeterli tutti i mesi fino al raggiungimento dell’anno di vita del bambino. L’applicazione è gratuita, i risultati sono molto chiari (rosso per rischio elevato, arancione per rischio intermedio, verde per assenza di rischio). La mamma potrà contare su una rete di professionisti che potranno aiutarla.
La depressione post partum, di cui potrebbe soffrire anche il papà, ovviamente, non si cura solo con il Rebecca App, in questi casi, è fondamentale avere un punto di riferimento, la mamma, le sorelle, le amiche, le colleghe, un universo femminile che servirà da supporto psicologico. I segnali che devono mettere in allarme sono: irritabilità, crisi di pianto, cambiamenti improvvisi d’umore, insonnia o troppo sonno e, soprattutto, il disinteresse totale nei confronti del bambino.
Photo credit: Anderson_Katie su Flickr