Nella lotta contro il cancro al seno pare che i lavori di casa siano degli ottimi alleati; a dirlo sono i risultati di uno studio condotto dal Cancer Research UK secondo cui le donne attive hanno il 13% di probabilità in meno di sviluppare il cancro al seno rispetto alle donne non attive. Quindi fare passeggiate, dedicarsi alle pulizie di casa o al giardinaggio sembrano essere delle soluzioni per prevenire il cancro che ricordiamo essere una malattia che ogni anno colpisce moltissime donne.
Per giungere a questi risultati hanno esaminato 8000 donne con cancro al seno ed hanno potuto vedere come chi si dedica ad un’attività fisica per meno di 150 minuti alla settimana ha maggiori probabilità di andare incontro ad una diagnosi di cancro e non solo di quello al seno ma anche di quello all’utero e di quello al colon.
Sara Hiom, direttore delle informazioni presso il Cancer Research UK dice che non occorre essere dei campioni olimpionici e spiega
Come conferma questa ricerca, l’esercizio fisico può includere qualsiasi cosa che lascia un po’ il fiato corto, come fare giardinaggio, passeggiare con il cane o i lavori di casa
Ed ancora
Mentre il mantenimento di un sano peso corporeo, la riduzione dell’assunzione di alcolici restano due dei modi migliori per ridurre il rischio di cancro al seno, essere attivi può avere un ruolo decisivo, ma non deve costare denaro o troppo tempo. Piccoli cambiamenti nella propria routine quotidiana possono fare la differenza: come prendere le scale anziché l’ascensore o fare a piedi un tratto di strada verso il lavoro, la scuola o i negozi e poi sommare il tutto nel corso di una settimana
Sempre secondo Hiom essere attivi può aiutare a prevenire più di 3000 casi di cancro al seno nel Regno Unito; insomma fare un po’ di movimento in può avere parecchi effetti benefici.
Via| dailymail
Photo Credits| Vasenka su Flickr
paolo 13 Settembre 2012 il 07:10
La più recente letteratura scientifica in argomento evidenzia che le cause che predispongono, soprattutto le donne, a specifiche patologie tumorali (senza origine organica certa) hanno una forte componente psicologica.
Nello specifico si tratta di emozioni negative intense (ansia, rabbia ed invidia, in particolare), pensieri disfunzionali (“distorsioni cognitive”) e stili di vita errati come meglio spiegato anche alle pagine 66, 124, 146, 147, 175, 197 e 430 del recente “Il manuale pratico del benessere” edizioni Ipertesto, scritto da neuropsicoterapeuta italiano, man of the Year 2011.