Ancora una volta si parla di divisione, oggi parliamo di droga, sesso, alcol e fumo che dividono i giovani del nord dal sud Italia. Facciamo innanzitutto un discorso generico, siamo tutti italiani e questo dovrebbe essere l’orgoglio di una nazione, essere uniti sotto una bandiera che ci dovrebbe accumunare almeno negli ideali.
Questa volta, però, i giovani del nord e quelli del sud sono separati in casa, quanto ad abitudini completamente sbagliate. Parliamo di droga, sesso, alcol e fumo che, in questo caso, non li accomuna. I giovani del Sud tendono a fumare di più rispetto ai coetanei che vivono al Nord, sul fronte sesso preferiscono cambiare più spesso il partner e, fra le droghe, preferiscono la marijuana.
Diverse invece le abitudini dei giovani del nord, ovviamente ci si riferisce ad entrambi i sessi. I ragazzi del Nord preferiscono consumare molto più alcol, tendono ad essere più fedeli con il partner e, quanto a droghe, preferiscono ricorrere a quelle costose, come cocaina e cocktail chimici.
Tutti, indipendentemente dalla zona d’Italia in cui vivono, che sia Nord o Sud, corrono un altissimo rischio di contrarre malattie sessualmente trasmittibili a causa dalla scarsa attenzione che hanno per la prevenzione, per loro una parola quasi sconosciuta.
È già allarmante sapere che i giovani, Nord o Sud che sia, ricorrano sistematicamente a droga, alcol e fumo senza alcuna limitazione e che pratichino sesso non protetto. Tutto questo emerge dalla campagna 2012 del progetto nazionale Androlife, i cui risultati sono stati presentati in occasione del convegno sulle malattie associate alla riproduzione che si tenutosi a Lecce.
Il progetto è nato proprio per informare i giovani fra 18 e 35 anni, per far loro rendere conto dei gravi rischi di malattie del sistema riproduttivo oltre che a proporre una visita andrologica gratuita.
Carlo Foresta, presidente della Società italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità (Siams) e direttore del Servizio per la patologia della riproduzione umana all’Università di Padova, ha spiegato che i risultati della ricerca arrivano dai quattromila questionari distribuiti in tutti Italia:
I dati che emergono sono molto importanti, soprattutto in un momento in cui in Italia stanno aumentando le malattie sessualmente trasmesse. Emerge chiaramente che il comportamento sessuale è più libero fra i giovani del Sud, che tendono ad avere un maggior numero dei partner
Ancor più allarmante sapere che solo un giovane su due usa il preservativo. Diverso anche lo stile di vita che conducono, i giovani che vivono al Centro e al Sud fumano di più, non fanno attività fisica e tendono ad essere obesi. Quelli del Nord, al contrario, svolgono più attività fisica, stanno più attenti alla dieta e sono costituzionalmente più snelli.
Anche l’obesità è uno dei fattori a rischio per i giovani, continua a spiegare Foresta, è da considerare un fattore di rischio per la riproduzione poichè è spesso causa di malattie come l’ipogonadismo, termine medico con il quale si intende una situazione clinica che comporta una inadeguata secrezione di ormoni sessuali (testosterone ed estrogeni) dell’ovaio o del testicolo.
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