Lo sosteniamo da tempo che un cane è il miglior amico dell’uomo, tesi che è avvalorata da un recente studio che ha accertato che un cane allunga la vita e porta benessere. Non solo, un amico peloso rende anche felice il matrimonio e migliora i rapporti con gli amici.
E se ancora non bastasse, lo studio Grant ha anche rilevato che avere un cane è molto più rilevante del posto in cui sei nato, il livello economico e la classe sociale. Lo studio è iniziato nel lontano 1940, ed ha tenuto sotto osservazione giovani americani di razza bianca e di costituzione sana. Sono stati valutati da quando erano giovani fino alla loro vecchiaia, con controllo periodici a distanza di due anni.
Si scopre così che vita lunga e benessere hanno una stretta correlazione più che la classe sociale, con la felicità. Ed è una cosa che pensiamo tutti, ‘i soldi fanno la felicità, ma non sono tutto’, questa è la dimostrazione pratica, puoi appartenere agli alti ranghi della società ma, essere felici ti salva la vita, o almeno l’allunga.
Con il passare degli anni, sono cambiati anche i direttori della ricerca, George Vaillant, attualmente in carica alla Harvard Medical School, conferma che una relazione gratificante è uno dei fattori che allungano la vita. Essere single non giova alla salute, aggiunge il direttore, dallo studio è emerso che solo quattro dei trentuno single sono attualmente in vita, più di un terzo, invece, coloro che hanno un legame soddisfacente.
Per il nostro benessere mentale e fisico, dunque, i fattori sono molti, a cominciare da una vita personale appagante, una famiglia che resiste nel tempo ed un cane che allunga la vita. Altre ricerche sostengono che il cane è meglio del gatto. I ricercatori della Queens University di Belfast sostengono che i cani aiutano anche ad evitare alcune malattie, a guarire più velocemente quando ci si ammala e, infine, abbassa i livelli di colesterolo e tiene a bada la pressione alta.
Non ci rimane dunque che adottare un cane, i canili ne sono pieni ma, occorre ricordare che gli animali domestici vanno curati e amati come fossero componenti della famiglia, non si abbandonano quando ci si è stancati di giocare con loro e neanche quando diventano anziani e acciaccati.
Photo credit: Alex Balan su Flickr