Oltre che per il benessere mentale, ascoltare musica aiuta ad alleviare i dolori, quella giusta può essere benefica anche per una sofferenza fisica. Tutti ascoltiamo musica, chi più o chi meno, mentre lavoriamo, laddove è possibile, in auto, a casa, dove si può.
Ascoltare musica è un piacere, non solo per lo spirito, può essere anche terapeutica ed avere evidenti segnali benefici sul sistema immunitario e sistema nervoso simpatico, quello che controlla le funzioni corporee involontarie.
La musica, quindi, come fosse una medicina, questi sono i risultati di una revisione scientifica sistematica condotta dai ricercatori del Massachusetts General Hospital e della Harvard Medical School di Boston (Usa). Fra i tanti pregi delle sette note, ci sarebbe anche quello di ridurre i livelli circostanti dell’ormone cortisolo, quello dello stress, per intenderci.
Gli esperti ritengono che il cortisolo abbia un ruolo importante nell’aumento del metabolismo e che possa agire negativamente sul sistema immunitario. Ed è proprio l’ormone cortisolo, meglio dire lo squilibrio dello stesso, ad essere spesso associato a depressione e ansia. Inoltre, influenza le reazioni allo stress, regola l’umore e le emozioni, la sessualità, e, come già detto, il sistema immunitario.
Lo studio, i cui risultati sono stati pubblicati su Nutrition, ha voluto valutare gli effetti della musica in diversi quadri clinici. In alcuni casi è stato dimostrato che far ascoltare musica ad alcuni pazienti che avevano subito un intervento chirurgico, riduceva i livelli di cortisolo e rinforzava la capacità di guarire.
Lo studio avrebbe anche accertato che la musica riduce l’incidenza dell’insufficienza cardiaca, ha effetti benefici sui neonati prematuri, ha un buon effetto sulla digestione e, infine, riduce la percezione del dolore. Molti studi hanno dimostrato che la musica potrebbe ridurre il ricorso agli antidolorifici.
Naturalmente, non tutta la musica è adatta, i vari tecno, house, heavy metal, sono rigorosamente da escludere, la melodia deve essere armoniosa, tranquillizzante, le vibrazioni prodotte da questi generi musicali non sono compatibili.
In effetti, da molto tempo la musicoterapia viene utilizzata in specifici programmi terapeutici per riabilitare persone colpite da trauma cranico, ischemia, ictus, emorragia o tumore. Negli ultimi anni è considerata un valido aiuto anche nel miglioramento delle attività funzionali e i disturbi del comportamento nel malato di Alzheimer.
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