Viaggi esotici: in pochi si sottopongono alle vaccinazioni. Sfogliando il corriere.it sono rimasta colpita da questo articolo che ha riportato i dati di una ricerca condotta su oltre 1200 persone e contenuta all’interno del Journal of Travel Medicine che ha messo in evidenza come il 46% dei viaggiatori che punta proprio a quelle metecosiddette a rischio non si informi preventivamente e non faccia le vaccinazioni consigliate. E questo come è facilmente intuibile può essere molto pericoloso per la salute della persona stessa.
Gli esperti ricordano che prima di mettersi in viaggio è bene invece informarsi ed anche con un po’ di anticipo sui rischi potenziali che si potrebbero incontrare nel paese in cui si è deciso di andare; con largo anticipo perchè in questo modo se necessario ci si potrà sottoporre alle opportune vaccinazioni. Tra gli altri consigli circa le vaccinazioni vi è quello di non rivolgersi solo alle agenzie viaggio o ai tour operator ma ai propri medici di famiglia che come ricorda Zeno Risoffi, direttore del Centro per le malattie tropicali dell’Ospedale Sacro Cuore di Negrar di Verona
Sarebbe meglio chiedere al proprio medico di famiglia indicazioni per individuare un Centro di medicina dei viaggi. Può anche avere senso fare una prima ricognizione su internet su siti istituzionali sempre aggiornati (per esempio quelli dei CDC statunitensi o dell’Organizzazione mondiale della sanità), ma poi è comunque auspicabile una tappa presso un centro di malattie tropicali
L’esperto spiega che tra le minacce principali vi è sicuramente la diarrea del viaggiatore (che però fortunatamente è anche quello con la mortalità più bassa); spiega che la prima causa di morte di cittadini italiani che si recano all’estero è rappresentata da incidenti stradali. Aggiunge anche che per quanto riguarda la vaccinazione preventiva relativa a malattie infettive occorre vedere caso per caso tranne che la febbre gialla; in questo caso infatti, chi va in alcune aree dell’Africa deve obbligatoriamente vaccinarsi.
Per tutti i dubbi è sempre bene rivolgersi al medico di famiglia che saprà fornire tutte le opportune indicazioni.
Via| Corriere.it
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