Una buona notizia, i farmaci per la pressione alta riducono il rischio Alzheimer. Un dato confortante visto che l’ipertensione, potrebbe provocare infarto o ictus, ma è ritenuta anche una possibile causa di gravi poblemi al cervello, fra questi la perdita di memoria, la difficoltà di concentrazione e, in generale, un deficit cognitivo, come demenza o Alzheimer.
I farmaci che genericamente si somministrano ai pazienti affetti da pressione alta, sono i beta-bloccanti, proprio questi sarebbero i fautori della riduzione di rischi di sviluppare le due patologie di deficit cognitivo come demenza e Alzheimer. Questi sono i risultati di un nuovo studio che verrà discusso all’American Academy of Neurology’s 65th Annual Meeting di San Diego (Usa).
Ad approfondire l’argomento sono stati i ricercatori del Pacific Health Research and Education Institute di Honolulu, Hawaii. Per la ricerca sono stati reclutati 774 adulti anziani giapponesi -americani che facevano parte dell’Honolulu-Asia Aging Study, 610 di loro avevano una ipertensione diagnosticata o erano in cura per la pressione alta.
Tutti i volontari sono stati poi divisi in tre gruppi, a seconda dei farmaci che assumevano: un gruppo era in cura con farmaci beta-bloccanti; il secondo gruppo era sottoposto a trattamenti beta-bloccanti ed altri farmaci per l’ipertensione, il terzo, invece, assumeva altri farmaci per la pressione alta.
Il dottor Lon White del PHREI e la sua equipe di scienziati, avevano eseguito autopsie sui partecipanti nel frattempo deceduti per studiare le condizioni del cervello eventualmente colpite da micro ictus, infarti o morbo di Alzheimer. In particolare si cercavano lesioni cerebrali e altri danni. I pazienti che avevano assunto beta-bloccanti, presentavano minori anomalie cerebrali, ancora meno quelli che erano stati trattati sia con beta-bloccanti che con altri farmaci.
Per quanto i risultati siano stati confortanti, l’opinione che la pressione alta o ipertensione possa essere causa anche di demenza o morbo di Alzheimer, è sicuramente condivisa, ma gli scienziati non si sentono ancora pronti a sancire definitivamente che i farmaci beta bloccanti possano in effetti ridurre i rischi di malattie cognitive del cervello.
Occoreranno altri studi per stabilire con certezza che, in effetti, la cura per la pressione alta potrebbe ridurre il rischio demenza o Alzheimer, ma è già una buona prospettiva.
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