E’ in assoluto il farmaco più conosciuto al mondo, il Viagra, a giugno scade il brevetto italiano, ed è già partita la corsa al sostituto. Via libera ai farmaci generici, dunque, prodotti low cost contro i problemi di erezione maschile, nato come un farmaco per prevenire l’infarto
Il brevetto italiano scade il 22 giugno, ed è immaginabile che le varie aziende produttrici di farmaci generici stiano facendo a gara per accaparrarsi i diritti per la produzione. Il Viagra ha rimpinguato le casse della Pfizer, l’azienda produttrice, avendo fruttato qualcosa come due miliardi di dollari all’anno. Dalla prossima estate, dunque, il principio attivo (citrato di sildenafil), potrà essere utilizzato da qualsiasi casa farmaceutica per produrre la pillola dell’amore.
In Europa il brevetto del Viagra è già scaduto in 8 nazioni, dal lancio, avvenuto nel 1998, fino al 2011, sono stati consumati circa due miliardi e mezzo di pillole, un totale di 41,4 milioni di pazienti che, almeno una volta nella vita, l’hanno provato.
In Italia, la regione che maggiormente ricorre al Viagra è il Lazio, con più di 7,5 milioni di pillole in dieci anni, seguito a breve distanza da Toscana e Emilia Romagna. Le città più affezionate alla pillola blu per la disfunzione erettile sono Pistoia, Roma e Rimini. Fanalini di coda sono le città del sud Italia, con valori al di sotto della media. A farne uso sono gli uomini fra i 50 e i 55 anni.
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