Siete giù di morale? In fase depressiva? Niente paura, le canzoni del buonumore sono la ricetta della felicità che ci farà tornare a sorridere. Gli scienziati che hanno voluto approfondire l’argomento sui vari stati d’animo, hanno rivelato che ci sono canzoni particolari ci rendono felici, meglio ancora se cantate con una voce acuta.
Più che una sola canzone, dice il neuroscienziato Jack Lewis, ci vorrebbe una playlist di canzoni del buonumore, per avere un effetto migliore. Brani ben studiati, non casuali, possono regalarci il buonumore, il segreto sta tutto nella tonalità della voce. Una voce acuta avrà un effetto più benefico sul cervello di chi ascolta.
Non è tutto qui, chi scrive le canzoni del buonumore dovrà puntare su un ritmo veloce, di quelli che ti fanno spontaneamente battere i piedi a ritmo di musica, una melodia orecchiabile che rimanga subito in testa. Il neurologo Jack Lewis ha stilato una sorta di ‘prozac playlist’ che include successi di Prince, Beach Boys, Future Heads e Bob Marley.
La ricerca è stata condotta su commissione della Rara.com (servizio di musica in streaming). Nella playlist del buonumore ci sono brani che conosciamo tutti, più o meno, ma, attenzione, c’è anche l’Ouverture 1812 di Tchaikovsky, di tutt’altro genere. L’esperto britannico ha precisato che anche alcuni brani cantati a cappella non sono male, soprattutto se ci ricordano momenti felici della vita, come un matrimonio, ottimi per dare una spinta.
Ma vediamo la cosiddetta ‘prozac playlist’:
- Prince – Sexy Dancer
- BB King – Let The Good Times Rotolo
- Beachboys – Surfing USA
- Curtis Mayfield – Vittoria
- Norman Jay remix
- Bob Marley – Three Little Birds
- Muddy Waters – Got My Mojo Working
- Boney M – Sunny
- The Darkness – I Believe In A Thing Called Love
- Scissor Sisters – Take Your Mama
- Outkast – Hey Ya
- Teste future – Acapella
- Daft Punk – Harder Better Faster
- M People – Moving on Up
- 1812 – Tchaikovsky
Lo scienziato sostiene che alcuni pezzi stimolano il sistema limbico e l’area della ricompensa, zone fondamentali per le emozioni. Se, ascoltando musica, si accendono tutte le aree cruciali, si provano le stesse piacevoli sensazioni del buon cibo o del sesso.
Infine, precisa Lewis, anche il blues può far sorridere, sebbene sia considerato un genere triste, un buon brano sarebbe ‘Let the good times roll’ dal re indiscusso del blues, BB King. Noi in Italia abbiamo l’impareggiabile Zucchero, che dite, ci proviamo?
Photo credit: TFDuesing su Flickr
Fonte: dailymail.co.uk