Le erbe drenanti, come centella e mirtillo elminano gonfiore e ritenzione idrica. La pelle colpita da ritenzione idrica inizialmente appare pallida e molle e, se la pizzichi con le dita, mantiene l’impronta del polpastrello per qualche secondo. A causa della ritenzione d’acqua si verifica un eccessivo allargamento dei fianchi, che si presentano con contorni arrotondati.
Il gonfiore tende poi a discendere lungo le cosce, rendendo flaccide le ginocchia e appesantendo le caviglie.
La centella asiatica riattiva il circolo
Le sostante contenute in questa pianta drenano, rafforzano la tenuta dei vasi e dei capillari: numerosi studi evidenziano che la centella è efficace nel trattamento dell’insufficienza venosa grazie alla sua capacità di migliorare il flusso del sangue negli arti colpiti dal gonfiore, con rapida riduzione degli edemi. La centella si usa come estratto secco; prendine una capsula la mattina, prima di colazione, con un abbondante bicchiere d’acqua.
Il mirtillo fa riassorbire le flaccidità
I frutti e le foglie di questa bacca comune nei nostri boschi contengono antocianosidi, sostanze antiossidanti che migliorano la resistenza dei capillari e attenuano l’infiammazione che provoca la ritenzione di liquidi e la pancia gonfia. Inoltre, svolgendo un’azione stabilizzante sul collagene, gli estratti di mirtillo riducono la flaccidità, asciugano le zone di tessuto molle e tonificano la pelle che ha perso turgore. Procurati del succo di mirtillo biologico e bevine un bicchiere come spuntino, alle 11 e di nuovo a metà pomeriggio; per un’azione d’urto, abbina al succo una capsula di estratto secco di mirtillo nero.
Per completare il trattamento, oltre a centella e mirtillo per eliminare gonfiore e ritenzione idrica, puoi utilizzare anche l’ippocastano che ha proprietà tonificanti, drenanti e rassodanti. Una pianta ricca di escina che diminuisce il versamento di liquidi extracapillari, con un’azione sgonfiante apprezzabile fin dalle prime assunzioni. La sera prima di coricarti, in caso di gonfiore accentuato, bevi 20 gocce di tintura madre di Aesculus Hyppocastanum; usa invece il macerato glicerico di ippocastano se il gonfiore è lieve è bevine 40 gocce, sempre la sera.
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