Smettere di fumare è un ottimo modo per allungare la propria vita. E non si tratta, in realtà, esclusivamente di una frase fatta, bensì di un concetto scientifico dimostrato anche da numerose ricerche mediche. Uno studio effettuato in America tra il 1997 e il 2004 ha, ad esempio, valutato l’incidenza della mortalità all’interno di un gruppo di persone composto da oltre 113 mila donne e oltre 88 mila uomini con una età superiore ai 25 anni.
Tra queste persone, il rischio di morte è risultato essere di tre volte più alto fra i fumatori in confronto al rischio tra coloro che non sono fumatori, indipendentemente dalla causa di morte. Le cause di morte, ad ogni modo, tra i fumatori erano strettamente connesse a:
- tumori
- malattie vascolari
- malattie respiratorie.
Le probabilità di sopravvivenza, invece, erano doppie tra i non fumatori se messe a paragone con le probabilità di sopravvivenza per chi aveva fumato e la speranza di vita 10 anni più alta. Secondo i risultati archiviati in memoria in seguito a questo studio, che nella letteratura medica non è l’unico sul medesimo argomento, ai non fumatori andrebbe associata una speranza di vita – rispetto a coloro che continuano a fumare simile alla seguente:
- per coloro che smettono di fumare tra i 25 e i 34 anni 10 anni di vita
- per coloro che smettono di fumare tra i 35 e i 44 anni 9 anni
- per coloro che smettono di fumare tra i 45 e i 54 anni 6.
In pratica, quindi, chi smette prima dei 40 anni guadagna 10 anni di vita, mentre chi non smette li perde.