Sono numerosissimi i benefici che anche la sola diminuzione del consumo di alcol può portare sulla salute del soggetto e ancor più in generale sulla sua vita sociale, familiare e sulla sua vita di coppia. A fornire un ausilio per il paziente che desidera percorrere la strada della diminuzione del consumo, di concerto con un intervento di supporto strutturato e personalizzato che deve essere comunque garantito, vi è anche un nuovo farmaco: il nalmefene. Questo farmaco dal primo ottobre sarà disponibile anche in Italia.
Il farmaco agisce modulando il sistema degli oppioidi endogeni e dunque agisce diminuendo gli effetti di rinforzo dell’alcol: ciò permette di interrompere il circolo vizioso che stimola le persone alcoldipendenti a continuare a consumare alcol.
I risultati degli studi clinici hanno ampiamente confermato la sua capacità di provocare una forte riduzione del consumo.
Sono stati effettuati ben due studi in cui i pazienti che sono stati trattati con Nalmefene hanno diminuito in media il loro consumo totale di alcol di più del 40% nel corso del primo mese e di quasi il sessanta per cento dopo 6 mesi di trattamento.
Nel contempo, il numero mensile di giorni con forte consumo di alcol si è ridotto di circa il 55% successivamente ai primi sei mesi. In un altro trial della durata di un anno il farmaco ha fatto registrare alla fine dello studio una riduzione del consumo totale di alcol pari al 67%. Nalmefene? Un aiuto concreto o un fuoco di paglia? Da quando il farmaco entrerà in commercio capiremo bene quale aiuto potrà fornire ai soggetti alcoldipendenti.