Se fino ad oggi si reputava il fumo della sigaretta veleno, bisognerà ricredersi. E’ un veleno mortale, molto più di quanto si pensi comunemente. La probabilità di morire, se si fuma, aumenta di tre volte rispetto alla probabilità di morire se non si fuma. Il tutto, in un arco di tempo di soli 4 anni. Chi non ha mai acceso una sigaretta, dunque, è molto fortunato. Si tratta del risultato dei dati elaborati da alcuni ricercatori universitari australiani che hanno analizzato tutti i result sanitari su un campione composto da duecentomila persone con più di 45 anni. Di conseguenza è stata necessaria una rivalutazione dei tassi di mortalità delle malattie fumo-correlate, che erano considerate la causa del non più del cinquanta per cento della mortalità.
In soli quattro anni, stando a quanto sostenuto dai ricercatori australiani, il fumo provoca numerosi danni e aumenta i casi di mortalità precoce. Per provocare tutto ciò basta un pacchetto di 10 sigarette al giorno.
Le associazioni anti-tabacco, nel contempo, festeggiano i risultati per l’approvazione della Direttiva europea sui prodotti del tabacco. Un compromesso storico che rende parzialmente felici la Consulta sul Tabagismo e l’Agenzia nazionale per la prevenzione (Anp). Secondo l’ex ministro della Salute e presidente della Consulta nazionale sul tabagismo Girolamo Sirchia questo è un piccolissimo passo in avanti, ma non è nulla in confronto a quanto ci si potrebbe aspettare da un continente avanzato come quello europeo. Basta, a proposito del luogo della ricerca, guardare all Australia che malgrado sia un continente molto più giovane di quello europeo ha già fatto registrare passi da gigante nella tutela della salute dei suoi cittadini.
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