Per prevenire le mosse del nemico bisogna conoscerlo a fondo. Ed è proprio il caso di agire così quando si tratta di attacchi di panico.
L’ attacco di panico, è un disturbo molto diffuso, in Italia i dati dichiarano che ben il 10 & della popolazione ne ha sofferto almeno una volta o ne soffre tutt’ora, generalmente è il sesso femminile ad esserne più colpito, e questo disturbo tende a fare la sua comparsa in età adolescenziale, ossia tra i 16 e i 21 anni.
L’attacco di panico si manifesta in modo inaspettato e violento, e la persona che ne è presa si sente invadere da una sensazione di paura molto forte, in cui si avvertono diversi sintomi, come le palpitazioni, l’aumento della frequenza cardiaca, nausea, confusione, sudorazione, ansia, difficoltà a respirare; tutti questi sintomi, o solo alcuni di essi possono durare durante l’attacco di panico circa 10 / 15 minuti, dopo di che generalmente tutto tende progressivamente a tornare nella norma. La paura è l’emozione più legata a questo disturbo, infatti chi è vittima di un attacco di panico viene preso dalla paura di morire, perdere il controllo o di impazzire, ma i medici e gli psicoterapeutici ci dicono che, anche se generalmente la paura ha un accezione negativa nella nostra vita e nella nostra società, in realtà è un emozione “sana”, funge da campanello da allarme quando viene percepito un pericolo, vuole recapitarci un messaggio.
In definitiva dunque la paura è di per se assolutamente indispensabile, e va letta come un emozione da ascoltare e accogliere, tramite la quale si può arrivare a capire in maniera più profonda un disagio come l’attacco di panico.