Un nuovo studio svolto da ricercatori canadesi ha rilevato che l’assunzione di alcool durante la gravidanza può modificare sensibilmente il sistema di regolazione del dolore nel bambino.
Gli scienziati del BC Children’s Hospital, del Child and Family Research Institute e dell’ niversity of British Columbia a Vancouver, hanno esaminato 28 neonati le cui madri nella metà dei casi erano forti bevitrici durante la gravidanza mentre nell’altra metà eramo moderate bevitrici o astemie.
I bambini esposti all’alcol nel grembo materno hanno dimostrato avere una risposta più blanda alla dolorosa puntura del tallone, il metodo utilizzato abitualmente per prelevare campioni di sangue nei neonati.
Se condo i ricercatori tre sono state le evidenze ossevate durante lo studio. In primo luogo le risposte fisiologiche del bambino alla puntura, come la frequenza del battito cardiaco e le terminazioni nervose che la controllano, sono risultati attenuati e blandi rispetto a quanto registrato nei bambini non esposti all’alcol in gravidanza.
In secondo luogo i ricercatori hanno osservato che i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, risultava diminuito nei bambini del primo gruppo, mentre rimaneva pressochè invariato nei bambini nati da madri non bevitrici.
Ultima osservazione, che riguardava l’analisi delle espressioni facciali del bambino al momento della puntura: se esse risultavano pressochè identiche, i neonati esposti all’alcool erano tuttavia meno eccitati di quelli del gruppo di controllo.
Si ritiene che la risposta attenuata al dolore nei bimbi sia derivata dunque dqagli effetti dell’alcool sullo sviluppo del sistema di risposta al dolore nel bambino in formazione nel ventre materno.
Cosa questi risultati possano significare nel lungo periodo è tuttavia un dato sconosciuto, anche se i ricercatori, a conclusione della loro ricerca, pubblicata su Alcoholism: Clinical & Experimental Research, suggeriscono l’ipotesi che la risposta blanda al dolore possa in qualche modo contribuire a sviluppare, durante la crescita, ad una maggior vulnerabilità allo stress.