Tra gli effetti del caffè, oltre a quello di tenerci svegli ci sarebbe anche quello di aiutare la memoria. Pare infatti che un paio di espressi possano aiutare la memoria a lungo termine e quindi a consolidare i ricordi. La caffeina ha dunque effetti solo sul lungo termine, in un processo che inizia appena si formano nuove memorie, per cui, scherzano gli scienziati:
Se avete studiato senza bere caffè e decidete di berne una tazzina un’ora prima dell’esame, lasciate stare: non vi aiuterà a ripescare meglio i ricordi.
Non è ancora chiaro il meccanismo con cui la caffeina migliora la memoria a lungo termine. Alcune ipotesi indicano come possibile risposta il fatto che tale sostanza sia potenzialmente in grado di bloccare una molecola chiamata “adenosina”, impedendo così di interrompere la funzione della noradrenalina: ormone da tempo conosciuto per i suoi effetti positivi sulla memoria. Di contro è dimostrato che in alte concentrazioni la caffeina ha un effetto negativo sull’apprendimento. Da tutto ciò se ne deduce che un abuso di caffè è del tutto sconsigliato ma un paio di tazzine al giorno vanno bene.
Tra gli studi che mettono in evidenza i benefici per la salute, ricordiamo quelli in cui si suggerisce che le bevande contenenti caffeina riducono il rischio di malattia epatica; oppure un altro ancora che mette in evidenza una riduzione del rischio di suicidio.
In altri casi, però, si parla anche di effetti più negativi, come un maggior rischio di insonnia e problemi cardiaci.
Quindi se per certi aspetti può avere un impatto negativo sulla salute, per altri sembra essere particolarmente benefico. Probabilmente, la risposta è racchiusa nel suo uso moderato e sapiente.