Si chiama Oxi test e tecnicamente ci rivela il livello di stress ossidativo, ovvero come e quanto stiamo invecchiando. Tutti sappiamo di avere un’età anagrafica, che corrisponde agli anni vissuti dalla nascita, ma abbiamo tutti anche un’età biologica, ovvero quanti anni dimostriamo fisicamente e mentalmente.
Fra i primi responsabili dell’invecchiamento ci sono i radicali liberi, che hanno lo stesso effetto dell’acqua sul ferro che arrugginisce o dell’aria su una mela che annerisce. Si chiama ossidazione o meglio stress ossidativo ed è ciò che sta alla base dell’invecchiamento.
L’Oxi test è in grado quindi di capire l’entità del danno che stiamo subendo e magari se stiamo “arrugginendo” precocemente, con dei controlli specifici.
Il tutto comprende esami di routine come urine, sangue e saliva, abbinati ad un test mirato a comporre il quadro dello stile di vita del paziente, con domande come: Che tipi di carne mangia? Quante ore dorme di notte? Quanto alcol al giorno beve? E così via.
Scopo dell’Oxi test è capire se ad esempio siamo a corto di nutrienti antiaging come l’omega 3, che il nostro corpo non produce e che deve procurarsi con l’alimentazione, come ad esempio salmone, pesce azzurro, sgombro, che ne sono ricchi.
Questo test è in grado anche di dirci se la nostra microflora intestinale è a posto o se c’è un’alterazione di questi batteri amici, ovvero capaci di opporsi ai microbi nocivi, di fornire vitamine e ottimizzare le reazioni immunitarie, migliorando tutti i nostri apparati.
Altre due analisi previste dall’Oxi test sono l’Indice Homa e ci aiutano a capire se il nostro stile di vita a tavola è giusto o meno e a che livelli è il nostro stress.