La fame nervosa è un appetito esagerato che deriva da motivazioni mentali più che fisiologiche. La continua ricerca di cibo, soprattutto dolci, il desiderio di voler mangiare ancora anche se si è sazi, vedere nel cibo un amico, una consolazione in determinati momenti della giornata. Si chiama “fame emotiva” che associa al cibo una funzione compensativa, come per consolarti di qualcosa che ti manca, un momento di depressione, un avvenimento che ti ha buttato giù, un senso di inadeguatezza, una delusione, o una qualsiasi fonte di stress.
Non è il tuo stomaco a parlare ma la tua mente, è per questo che si tratta di una fame irrazionale che può essere combattuta, innanzitutto, comprendendo le proprie emozioni. Per avere un aiuto in più si può pensare all’omeopatia.
Ecco dunque i rimedi omeopatici più efficaci per combattere la fame nervosa.
Ignatia amara
Il rimedio ideale se il cibo ti appare come un porto sicuro, grazie al cibo hai la sensazione di ritrovare quella stabilità e quella sicurezza che ti è venuta meno in seguito a delusioni, perdite, giudizi. Particolarmente indicato per chi soffre di sbalzi d’umore, e sfoga la rabbia nel cibo.
Nux vomica
Ideale se il cibo per te è un semplice modo come un altro (ma non lo è!) per sfogare lo stress. Vivi una vita frenetica, sei molto stressato e pieno d’impegni, che tuttavia non affronti con tranquillità.
Aconitum napellus
Ideale se il tuo problema è la paura, la sensazione di disagio e panico anche improvviso, che riesci a risolvere solo con il cibo.
Argentum nitricum
Ideale se il cibo è il modo in cui sfoghi la tua ansia cosiddetta “anticipatoria”, quando sei quindi particolarmente preoccupato ed agitato a causa di un evento imminente, come un colloquio, un esame.
Kali phosphoricum
Ideale per gli ipersensibili che accusano ogni minimo colpo. Sono profondamente in ansia di fronte alle difficoltà, si spaventa per ogni minima cosa, e trova sicurezza e tranquillità solo nel cibo.
Lycopodium
È il rimedio ideale per gli insicuri, per quelli che provano un profondo senso di inadeguatezza e cercano di mascherarlo, per quelli che sfogano questa mancanza di fiducia e la paura del confronto e di fallire mangiando, molto spesso, in solitudine.
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