Dai dati ricavati dall’indice del benessere regionale dell’Ocse, emersi in questo 2014 è possibile capire non solo in quale Paese si respira l’aria migliore, ma anche in quali regioni italiane. A livello di Paese, l’Italia si posizione al 26esimo posto, mentre per quanto riguarda le diverse regioni italiane, l’aria peggiore si respira in Lombardia, Piemonte, Emilia e Veneto.
L’Ocse ha valutato la qualità dell’aria in base ai livelli di PM10 atmosferico, ovvero le minuscole particelle inquinanti capaci di entrare nei polmoni.
Quindi, come vi abbiamo anticipato, secondo l’OECD Regional Well-Being, ad avere ottenuto il punteggio peggiore è stata la Lombardia, anche se in effetti non si tratta di una sorpresa da un punto di vista ambientale, seguita da Piemonte ed Emilia Romagna per la cattiva qualità dell’aria e l’elevata presenza di polveri sottili.
La Lombardia si è piazzata in coda con voto zero nella categoria ambiente, con un indicatore della qualità dell’aria pari a 26,7 di PM2.5.
A seguire il Piemonte, con voto 0,6 e livelli di PM2,5 pari a 21,1 e l’Emilia Romagna, che non arriva nemmeno al punteggio 2, così come il Veneto, con un 23,8 µg/m³ di PM2,5.
Se invece vogliamo dare uno sguardo a chi ha ottenuto un voto alto in pagella, e quindi alle regioni dove si respira l’aria migliore, bisogna arrivare in Sardegna, che raggiunge un buon 7. Seguono le Marche, la Basilicata e l’Umbria.
In generale, in termini di salute, l’aspettativa di vita alla nascita nel nostro Paese è di quasi 83 anni, tre anni superiore alla media Ocse, e per le donne arriva a 85 anni, contro gli 80 per gli uomini. Non sarebbe un pessimo risultato se non fosse che la qualità dell’aria è in costante peggioramento.
