La sostenibilità, la differenza tra i farmaci generici e genericati e i relativi obiettivi terapeutici: siamo sicuri di sapere veramente tutto in materia? In più, quali sono i reali benefici di una terapia costante? Tutti elementi di cui abbiamo sentito parlare, ma non sempre il paziente riesce ad esser impeccabile nell’assunzione di un farmaco o nel seguire una cura. I motivi possono essere tanti.
Per prima cosa viene spesso “distratto” dalla presenza di medicinali non brand che possono apparire meno costosi e hanno il medesimo principio attivo. Pur essendo reale la loro validità, però, il rischio è che siano diverse le quantità e che l’efficacia quindi sia garantita da una diversa somministrazione, difficile da individuare per mancanza di dati certi nel Belpaese.
La spesa sanitaria pubblica equilibrata al potere di acquisto nello Stivale è tra le più basse in Europa e, soprattutto, quella farmaceutica è in continuo calo. Una tendenza ancora più presente a partire dal 2013. Proprio lo scorso anno, in particolare, è stata pari a circa il 7 per cento della spesa sanitaria pubblica globale. La notizia, però, viene presto contrastata da un aumento del costo di compartecipazione dei cittadini, giunto a 1,44 miliardi. I farmaci, dunque, da noi tendono a costare meno e nel settore delle patologie vascolari, invece, il prezzo dei farmaci ha una voce marginale anche perché quello che, invece, ha una somma diversa sono i ricoveri in ospedale.
Per quanto riguarda la spesa dei farmaci in un nosocomio, viene così distribuita: si parla di un 73 per cento legati agli esborsi totali della malattia coronarica, al 94 per cento dei costi dell’ictus e all’80 per cento dello scompenso cardiaco. I farmaci, dunque, diventano anche una sorta di investimento. Insomma, chi si prende cura di se stesso ed evita, laddove possibile, un acuirsi della patologia, si potrà risparmiare nel futuro. Migliorerà, quindi, la propria salute e si potranno avere delle diverse aspettative di vita.
Degli argomenti connessi a questa realtà si è parlato prima dell’estate in un convegno tenutosi ad Ivrea, legato in particolare alla gestione del malato con Ipertensione e Scompenso cardiaco. In questo periodo l’evento si sta replicando a Pescara, Trapani e Bolzano. Al convegno ci si è soffermati sulle prescrizioni dei farmaci brand e bioequivalenti, sulla sostituibilità dei farmaci, sulla differenza tra i farmaci generici e brand, sulla confusione delle “scatolette” nei pazienti anziani, sulle cure e le responsabilità legali, penali e civili dei medici e sui farmacisti nella prescrizione del farmaco.