L’intervento di mastoplastica è una delle operazioni chirurgiche più richieste, in Italia ma anche all’estero. Generalmente si chiede una mastoplastica additiva per aumentare le dimensioni del seno e l’innesto di protesi al silicone sembrava, fino a ieri, l’unica soluzione possibile.
È recente, invece, la notizia di una novità nel campo della chirurgia al seno, stiamo parlando di un’alternativa “biocompatibile” e che consentirebbe al seno di mantenere inalterata la sensibilità per tutta la vita, oltre a garantire un risultato perfettamente naturale.
Si tratta dell’autotrapianto di tessuto adiposo, una tecnica messa a punto da alcuni medici italiani, e che prevede l’innesto di grasso nella mammella, con un effetto naturale, preservando la sensibilità del seno e un risultato stabile per il resto della vita.
È dunque il tessuto adiposo della stessa paziente che viene spostato da una sede anatomica al seno, e si tratta di una tecnica indicata sia per l’aumento di volume di un seno normale che per ricostruire la mammella dopo l’asportazione di un tumore, o per porre rimedio a deformità congenite o acquisite.
L’utilizzo di cannule molto sottili, inoltre, permette di superare anche il problema delle antiestetiche cicatrici. Insomma una soluzione che sembra già piacere a molte, al punto che, il medico fautore della tecnica, il dottor Gino Rigotti, può vantare una lista d’attesa di 500 interventi.
Per questa ragione la tecnica è stata definita Rigottomia, si viene sottoposte ad intervento con anestesia locale e sedazione, dopodiché ci sono solo pochi giorni di decorso postoperatorio.
Si parla già di futuri sviluppi di questa tecnica per consentirne applicazioni in altre aree terapeutiche. E in effetti la speranza è che possa essere utile per più problematiche, anche se, l’eliminazione di protesi al silicone, non sempre sicure, e una speranza biocompatibile per donne che hanno dovuto affrontare le difficoltà di un tumore al seno, è già un bel passo avanti.