Si fa sempre più acceso il dibattito sui grassi idrogenati e i loro effetti sulla salute e si parla sempre di più dell’olio di palma contenuto in molti alimenti e che per tanti esperti sarebbe il responsabile principale di diabete, sovrappeso e obesità.
Tecnicamente i grassi idrogenati sono un particolare tipo di grassi completamente artificiali. Questi si ottengono chimicamente a partire dagli oli vegetali, che vengono lavorati secondo processi industriali (l’idrogenazione) per ottenere un prodotto completamente nuovo rispetto a quello di partenza.
L’idrogenazione trasforma i grassi polinsaturi in altri tipi di grassi, i cosiddetti grassi trans.
Tra le altre cose, secondo uno studio recente, il palmitato, un acido grasso contenuto per lo più nell’olio di palma, ha la capacità di danneggiare il pancreas.
Insomma, andrebbero evitati i cibi contenenti questo grasso, se ci si tiene alla salute. C’è da dire, però, che il tanto demonizzato olio di palma, risulterebbe meno dannoso, ad esempio, del burro o dell’olio di cocco, ingredienti comuni in molti alimenti da supermercato, senza considerare i grassi trans di cui abbiamo parlato prima.
Bisogna precisare che non tutti i grassi saturi sono dannosi, soltanto quelli a catena lunga possono provocare danni alla salute. Inoltre, come sempre prima vi abbiamo spiegato, è la lavorazione, o idrogenazione, che rende l’olio dannoso. Lo stesso olio di palma, se non venisse lavorato ma fosse consumato naturalmente non sarebbe dannoso.
Quindi è bene consultare le etichette degli alimenti e chiedere consigli ad un esperto nutrizionista prima di eliminare qualsiasi alimento a caso, sotto la spinta degli allarmismi.
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