I calcoli renali sono un disturbo piuttosto diffuso. Chiunque ne abbia sofferto si è chiesto certamente come qualcosa di così piccolo potesse portare tanto dolore.
Le brutte notizie sono che chi ha avuto calcoli renali in passato ha il 50% delle possibilità di averli di nuovo e che il gap prima esistente tra uomo e donna, dove queste ultime erano relativamente “risparmiate”, si è praticamente annullato.
La buona notizia è che con qualche accorgimento e qualche modifica allo stile di vita e alla dieta è possibile tagliare le possibilità di ammalarsi, addirittura prevenendo i calcoli renali. Vediamo quindi i principali fattori di rischio e come evitarli.
10) Avere MICI (o IBD)
Chi soffre o ha sofferto di malattie infiammatorie cronico intestinali ha certamente un rischio più elevato di ammalarsi di calcoli renali. Una delle ragioni è che spesso, malattie di questo tipo come il morbo di Crohn o la colite ulcerosa, portano diarrea e quindi disidratazione, che a sua volta porta alla formazione di calcoli. Il consiglio è sempre quello di farsi controllare da un medico e bere tanto.
11) Ricorrenti infezioni del tratto urinario
Queste infezioni possono essere il segno della presenza di un calcolo. A volte accade che i calcoli renali passino inosservati e un’infezione del tratto urinario può esserne la spia perché questi possono bloccare il flusso delle urine portando all’infezione. In caso di infezioni del tratto urinario farsi subito controllare da un medico.
12) Usare troppi lassativi
Spesso le persone abusano dei lassativi. Questo abuso può interferire con la capacità del corpo di assorbire i nutrienti e può anche portare ad uno squilibrio elettrolitico, legato ai calcoli renali. Troppi lassativi equivalgono ad alti livelli di disidratazione, che sappiamo essere fra i principali responsabili della formazione di calcoli renali.
Leggi anche 15 fattori di rischio e i consigli per prevenire i calcoli renali – Prima parte, 15 fattori di rischio e i consigli per prevenire i calcoli renali – Seconda parte e 15 fattori di rischio e i consigli per prevenire i calcoli renali – Quinta parte
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