Ancora un impegno importante per la lotta all’AIDS, come possiamo leggere sul sito dell’Ospedale Bambino Gesù.
I più grandi centri che nel mondo si occupano di HIV pediatrico (dalla John Hopkins University alla University College of London, dal Karolinska Institute alla StellenBosch University di Capetown e l’African center di Kwazulu in Sud Africa sino al Thai Red Cross AIDS research Center, solo per citarne alcuni) si sono uniti nel consorzio internazionale EPIICAL per trovare una cura definitiva e sostenibile dell’AIDS. Il consorzio ha definito le prossime strategie in un articolo pubblicato dalla prestigiosa rivista scientifica Lancet Infectious Diseases.
Si partirà con l’ottimizzazione di nuove tecnologie per studiare il virus nell’organismo del bambino infetto e la risposta del sistema immunitario al virus stesso. Verrà quindi sviluppato un modello predittivo utilizzando algoritmi matematici applicati ai dati delle più grandi coorti internazionali di bambini trattati precocemente con la terapia antiretrovirale. Infine, saranno individuate le aree di intervento e i gruppi di bambini sui quali verranno effettuate le sperimentazioni cliniche, tra cui il vaccino terapeutico pediatrico messo a punto, primo al mondo, dai ricercatori del Bambino Gesù.
Ecco le parole del prof. Paolo Rossi, coordinatore di EPIICAL e direttore del Dipartimento Pediatrico Universitario Ospedaliero del Bambino Gesù:
L’obiettivo è quello di rendere la regola casi oggi ancora eccezionali – come quello del Mississipi baby o della ragazza francese di 18 anni che non assume terapie da 12 anni.
Queste le parole del dottor Paolo Palma, Pediatra Ricercatore dell’Ospedale Bambino Gesù:
La creazione di un consorzio internazionale di questo livello rappresenta la prima occasione al mondo per esplorare nuove strategie immunoterapeutiche alternative alla già consolidata terapia antiretrovirale, utilizzando in modo coordinato nuove tecnologie e coorti uniche di bambini infetti trattati precocemente.
Photo Credits |takasu/ Shutterstock