Per quanto riguarda il bollettino pollinico della zona Nord Italia (Piemonte, Valle D’Aosta, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna) durante la settimana che va dal 15 ottobre 2015 al 22 ottobre 2015 sono previste alcune novità al riguardo della concentrazione nell’aria dei pollini.
Si registrano valori bassi in calo per quanto riguarda la concentrazione nell’aria dei pollini di Compositae e Graminacee. Si prevedono inoltre valori bassi stabili per quanto riguarda i pollini di Parietaria (Urticacee).
Alle Graminacee appartengono numerose specie, sia spontanee che coltivate. Se ne trovano soprattutto in Campania, in Sardegna, nella Valle Padana e negli Appennini Centrali.
Della famiglia delle Urticacee la Parietaria è la specie più importante, è molto comune e la si può trovare per di più lungo le strade, sui ruderi e sui muri. La fioritura avviene da marzo ad ottobre. La concentrazione di questo polline è molto alta nelle regioni del Sud Italia ed in Liguria.
Per la famiglia delle Compositae, segnaliamo l’Artemisia, un’erba perenne molto diffusa e la si può trovare dalle regioni più a nord fino a quelle mediterranee. La sua fioritura è tipica dell’estate-autunno. Purtroppo la sua incidenza allergica è molto alta, l’Artemisia infatti produce grandi quantità di polline altamente allergico con picchi di concentrazione tra agosto e fine settembre.
Anche l’Ambrosia fa parte delle Compositae ma è meno diffusa dell’Artemisia. Si concentra per lo più nelle regioni del nord, specialmente in Lombardia e la pollinazione di queste piante avviene nel periodo che va da luglio a settembre.
Peggiora inoltre, notevolmente, la situazione dell’Alternaria la cui concentrazione si attesta su livelli alti. Si tratta di un fungo che ha una sua incidenza allergica.
Si registrano valori assenti per quanto riguarda i pollini di Betulla, Ontano, Nocciolo, Carpino, Fagacee, Oleacee e Cipresso.
Ricordiamo che si tratta di dati che indicano i livelli di concentrazione atmosferica del polline e non i livelli di rischio di comparsa di sintomi di allergia, dal momento che questi variano per svariati e numerosi fattori.
Per cui i dati che abbiamo riportato sulle conte polliniche, che vanno adattati a ogni singolo caso, sono puramente indicativi e non possono in alcun modo sostituirsi al parere del medico di famiglia e allo specialista allergologo.
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