Ogni anno sono migliaia le pubblicazioni scientifiche date alle stampe dai ricercatori finanziati da AIRC. In occasione dei Giorni della Ricerca vi presentiamo alcuni dei risultati più importanti pubblicati nell’anno appena trascorso.
Vi riportiamo quanto si legge su l sito airc.it:
Due fenomeni a braccetto
Infiammazione e cancro vanno di pari passo: il tumore scatena una risposta infiammatoria e proprio questa ne alimenta l’aggressività. Licio Collavin, del Dipartimento di scienze della vita dell’Università di Trieste, ha svelato uno dei fattori chiave di questa interazione. È una proteina, chiamata p53, ben nota agli scienziati perché in condizioni normali protegge il DNA, mentre nella metà circa dei tumori si trova in forma mutata. Queste varianti anomale, secondo lo studio, non solo vengono meno al proprio ruolo ma si comportano da pericolosi acceleratori della progressione tumorale, facendo sì, fra le altre cose, che le cellule tumorali interpretino i segnali dell’infiammazione come istruzioni a sviluppare maggiore aggressività. Conoscendo il funzionamento di p53 sarà possibile interferire con essa.
Bloccare la proliferazione
In condizioni di stress o in mancanza di nutrienti, le cellule smettono di dividersi, rinunciando a un’attività che richiede molta energia. Inoltre recuperano quanto c’è di utile al loro interno tramite l’autofagia, una forma di autodigestione. I due fenomeni, che sinora erano considerati indipendenti, sono in realtà regolati da una proteina chiamata mTOR. Il gruppo diretto da Francesco Cecconi, del Dipartimento di biologia dell’Università di Roma Tor Vergata, ha scoperto che mTOR agisce attraverso l’intervento di un’altra proteina, chiamata Ambra1, che da un lato controlla l’autofagia e dall’altro limita la capacità della cellula di dividersi.
In uno studio pubblicato suNature Cell Biology, i ricercatori hanno dimostrato che Ambra1 tiene a bada un gene, c-myc, importante nello sviluppo di molti tumori. Il lavoro apre la strada alla ricerca di molecole che interferiscano con questi legami in modo da bloccare la proliferazione tumorale.
Photo Credits |www.BillionPhotos.com/ Shutterstock