Ogni anno sono migliaia le pubblicazioni scientifiche date alle stampe dai ricercatori finanziati da AIRC. In occasione dei Giorni della Ricerca vi presentiamo alcuni dei risultati più importanti pubblicati nell’anno appena trascorso.
Vi riportiamo quanto si legge su l sito airc.it:
Una molecola promettente
NSC12, una molecola somministrata per bocca, è in grado di inibire la crescita di diversi tipi di cancro in animali di laboratorio in cui siano stati impiantati tumori umani (una tecnica conosciuta come xenotrapianto). La scoperta viene da un gruppo di ricercatori del dipartimento di Medicina molecolare e traslazionale dell’Università degli Studi di Brescia, diretto da Marco Presta. La ricerca è partita dall’osservazione che lo sviluppo e la progressione di diversi tipi di tumore, come quello alla prostata e al polmone, possono essere controllati da una famiglia di fattori di crescita denominati FGF, su cui agisce la molecola studiata. La loro presenza stimola infatti la proliferazione delle cellule tumorali di queste neoplasie e favorisce lo sviluppo di vasi sanguigni, accelerando la crescita tumorale e la diffusione di metastasi. La nuova scoperta deriva da uno studio iniziato diversi anni fa nell’ambito di progetti di ricerca sostenuti da AIRC.
Tutti i legami di YAP, uno degli interruttori generali del cancro
C’è una cosa che molti tumori umani, e in particolare i più temibili, come quello del pancreas o certe forme di cancro al cervello o al seno, hanno in comune. Si tratta dell’attività di YAP, un gene che sta emergendo come uno degli interruttori più generali del cancro. Acceso lui, infatti, si accendono a cascata altri geni, e si sviluppa un tumore. Al contrario, in modelli sperimentali di laboratorio in cui YAP viene “spento”, il tumore non cresce. Grazie a un lavoro finanziato nell’ambito di un programma AIRC 5 per mille, e condotto da Francesca Zanconato dell’équipe di Michelangelo Cordenonsi e Stefano Piccolo dell’Università di Padova, ora sappiamo esattamente in che modo YAP svolge la sua funzione di interruttore e quali sono i geni che controlla. La scoperta apre la strada alla possibilità di mettere a punto nuove terapie antitumorali.
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