Lo smog ha sempre fatto un sacco di danni, adesso comincia ad innervosire tanti genitori alle prese con le allergie dei figli. Sembra infatti che l’inquinamento sia il principale responsabile dei problemi respiratori in età infantile. Ecco la spiegazione.
L’allarme lanciato dai medici può essere riassunto con queste parole di Corsello
”Negli ultimi due mesi – ha spiegato Corsello a margine di un incontro sul ruolo dei probiotici contro le allergie – i Pronto soccorso pediatrici hanno registrato un incremento di accessi per emergenze respiratorie, con un aumento di circa il 25%”. Tale aumento di criticità respiratorie nei bambini, ha precisato, ”si rileva soprattutto nelle grandi città ed è dovuto all’emergenza smog e inquinamento delle ultime settimane”. Si tratta, ha chiarito il presidente Sip, ”di casi di iper-reattività delle mucose respiratorie agli inquinanti dell’aria, che portano anche a urgenze respiratorie. Ciò soprattutto in bambini in qualche modo predisposti ma anche nei primi anni di vita. Casi in aumento, legati proprio all’emergenza smog in molte città e che anche noi pediatri stiamo osservando nell’ultimo periodo”.
Ma non tutto è perduto e si può reagire:
Che fare allora in questi casi? Innanzitutto, afferma Corsello, ”bisogna accertarsi che i livelli di ossigeno per la respirazione non vadano sotto il livello di soglia, nel qual caso, è ovviamente necessario recarsi in ospedale. Il bambino va dunque monitorato durante queste crisi”. Quanto alla terapia, ”solitamente si procede ad una aerosolterapia o, nei casi più gravi, a terapie con adrenalina o cortisone. Il consiglio è comunque quello di rivolgersi sempre al pediatra al presentarsi di tali disturbi”.