Fino a qualche tempo fa si riteneva che le donne in gravidanza, fatta qualche eccezione per i molluschi, dovessero essere pronte a fare scorpacciate di pesce per rendere i bambini più intelligenti. Adesso un nuovo insieme di ricerche dimostra che insistere con il pesce nei 9 mesi d’attesa può influenzare la statura dei piccoli.
I figli di mamme che in gravidanza hanno mangiato tanto pesce potrebbero essere adulti con problemi di sovrappeso. A dirlo sono delle recenti ricerche, una delle quali è stata riportata anche dall’Andkronos:
Leda Chatzi e i colleghi dell’università di Creta hanno analizzato i dati provenienti da studi europei e Usa su oltre 26 mila donne in gravidanza, seguendo i loro figli fino all’età di 6 anni. Obiettivo: studiare l’associazione tra consumo di pesce nelle donne incinte e peso dei bambini. La mediana del consumo di pesce durante la gravidanza varia in base alle diverse aree e va dalle 0,5 volte a settimana del Belgio alle 4,45 della Spagna. Per alto consumo si intendono più di 3 porzioni a settimana, una volta o meno è considerato invece basso consumo.
L’alto consumo in gravidanza è stato associato a un aumentato rischio di rapida crescita dalla nascita ai 2 anni e a unaumentato rischio di sovrappeso o obesità per bimbi di 4 e 6 anni. Tra i bambini, 8.215 (il 31% del campione) sono cresciuti velocemente dalla nascita fino ai 2 anni, mentre il 19,4% era sovrappeso o obeso a 4 anni (4.987) e il 15,2% a 6 (3.476). Le donne che hanno mangiato pesce per più di 3 volte la settimana durante la gravidanza hanno partorito bebè con un indice di massa corporea più alto a 2, 4 e 6 anni rispetto ai figli di madri che avevano mangiato meno pesce. Sono stati registrati effetti maggiori sulle bambine rispetto ai maschi.