Curioso scoprire che questa novità è sul mercato Giapponese e poi anche in Italia ma soltanto a Milano. Si tratta delle sigarette senza fumo, di cui adesso andiamo a scoprire particolarità e funzionamento. La prima cosa da notare è che non sono come le sigarette elettroniche di cui esistono tantissimi modelli e tantissimi marchi, Come specifica anche il Corriere della Sera:
quando si parla di «sigaretta senza fumo» in realtà ci si riferisce a un unico prodotto: iQOS di Philip Morris. Si tratta di una sorta di «riscaldatore», un ibrido fra la sigaretta elettronica e quella tradizionale ma che non utilizza ricariche aromatiche, bensì stick di tabacco vero e proprio. Iqos è un prodotto tutto italiano: l’impianto destinato a realizzarlo (500 milioni di euro di investimento e 600 posti di lavoro annunciati) è infatti quello di Crespellano, in provincia di Bologna, il cui cantiere è stato inaugurato dal premier Matteo Renzi a ottobre 2014.
In prima linea quindi c’è il nostro Paese e anche se molti non ne erano al corrente, sarà il caso di affrontare l’argomento con un po’ più di coraggio, provando a capire come funzionano questi strumenti. Lo ha descritto sempre molto semplicemente il Corriere:
si tratta di un dispositivo che consiste in due componenti: una parte elettronica (una lamina in platino e ceramica utile a riscaldare il tabacco senza bruciarlo) e uno stick che contiene tabacco e filtro. Si sente l’aroma del tabacco in bocca, ma non brucia. Secondo i produttori «resta il gusto del tabacco, ma senza combustione, senza cenere e con meno odore». Il prezzo è di 70 euro per il riscaldatore con la batteria e cavo di ricarica e 5 euro per ciascun pacchetto contenente 20 cartucce di tabacco.