Le persone obese o in sovrappeso, per natura e per cultura alimentare, sono quasi sempre a dieta ma bisogna togliersi dalla mente che ai magri accada la stessa cosa. La tortura della dieta non interessa chi ha un fisico impeccabile. Non è invidia ma il risultato di una ricerca scientifica.
I magri non fanno niente di particolare per essere magri: non sono perennemente a dieta, non fanno sforzi fisici incredibili, non si costringono a sessioni di allenamento prolungate. Wired ha portato all’attenzione di tutti gli appassionati di diete e di tutti i cultori della forma fisica, una serie di evidenze dei ricercatori della Cornell University Food and Brand Lab. Sono stati loro a tenere
un registro delle abitudini di vita e alimentazione delle persone magre da una vita, cioè quelle che non hanno mai grosse oscillazioni di peso. L’obiettivo era capire i loro “segreti” e diffonderli per limitare l’epidemia di grassi che sta da tempo contagiando il pianeta.
Il registro parla chiaro e conferma tutto quello che ho sperimentato in vita mia (sono magra da una ventina d’anni ma – se pensate che la genetica possa essere determinante – non lo sono sempre stata): circa la metà dei magri si pesa una volta a settimana ed è dunque attento al proprio peso forma.
Solo circa il 4% fa colazione (e di questo avevo già diffusamente parlato: non è tanto importante saltare la colazione per restare magri, quanto non farla necessariamente se non si ha fame, magari pensando che – come si è spesso detto, a torto – sia il pasto più importante della giornata e ci aiuti a mangiare meno nel resto del giorno).
Inoltre, solo il 10% del campione fa esercizio fisico tutti i giorni, e il 42% si esercita almeno 5 giorni a settimana. Come più volte specificato dalla ricerca, essere attivi è fondamentale per la nostra salute, ma non per forza necessario per restare magri. In fondo spendere calorie sudando può anche essere controproducente – per me lo è di sicuro – e non è per pigrizia: lo sport aumenta l’appetito, ed è invece utilissimo per perdere peso solo se parte di una vita attiva e piena di interessi.
In effetti a leggere queste parole sì, un po’ d’invidia arriva.