Uova con cioccolato fondente: per loro è arrivato l’OK dei nutrizionisti. In realtà per ogni scelta relativa all’uovo o alla colomba, si consiglia di dare un’occhiata alla scadenza dei prodotti e poi anche agli ingredienti utilizzati.
Per l’uovo di Pasqua, il segreto è nella qualità del cioccolato.
“Per questo prodotto è essenziale valutare e la qualità del cioccolato da leggere nella lista degli ingredienti. In particolare, è importante verificare la percentuale di cacao e la presenza di altre sostanze grasse vegetali diverse dal burro di cacao. Se il cioccolato contiene fino al 5% di grassi vegetali diversi dal burro di cacao, la denominazione resta immutata, ma l’etichettatura deve contenere, in grassetto, la specifica dizione: ‘contiene altri grassi vegetali oltre al burro di cacao'”.
Gli esperti intervistati dall’Adnkronos Salute, spiegano quanto segue: per ‘cioccolato‘ si intende il prodotto ottenuto da prodotti di cacao e zuccheri. Deve contenere almeno il 35% di sostanza secca totale di cacao e almeno il 18% di burro di cacao e non meno del 14% di cacao secco sgrassato. Per cioccolato al latte si intende invece il prodotto ottenuto da prodotti di cacao, zuccheri e latte o prodotti derivati dal latte. Deve contenere almeno il 25% di sostanza secca totale di cacao, il 14% di sostanza secca totale di origine lattica e il 25% di materie grasse totali.
A queste denominazioni di vendita
“si possono aggiungere altre diciture quali fine, finissimo ed extra, sempre che il prodotto contenga: nel caso del cioccolato, non meno del 43% di sostanza secca totale di cacao, di cui non meno del 26% di burro di cacao; nel caso del cioccolato al latte, non meno del 30% di sostanza secca totale di cacao e del 18% di sostanza del latte ottenuta dalla disidratazione parziale o totale di latte intero, parzialmente o totalmente scremato, panna, panna parzialmente o totalmente disidratata, burro o grassi del latte, di cui almeno il 4,5% di grassi del latte”, ricordano gli esperti.